quasi totalmente inconsapevoli. Niente dimo·stra più superbamente il talento di Marx, quale agitatore rivoluzionario, della rapidità e sicurezza con cui egli trasformò la Comune della realtà nella Comune della leggenda, che potesse contribuire a rafforzare e a stimolare la ra Internazionale. Ed egli costruì così brillantemente il suo mito, che quasi tutte le susseguenti discussioni socialiste intorno alla Comune sono sorte, non dalla Comune quale essa fu nella realtà, ma dalla Comune che era nata, come Minerva, già adulta dalla mente di-suo Padre, Ma,rx. 'DOVE I CAPI COMUNISTI HANNO SBAGLIATO. Certamente, fu alla Comune di Marx che Lenin dedicò la sua massima attenzione. Dall'interpretazione di Marx egli derivò le conclusioni interamente legittimate in base alle quali egli divenne il supremo artefice della· Rivoluzione Russa. Egli sperava, quando i Bolscevichi raggiunsero il potere, che la loro conquista sarebbe stata il segnale di una sollevazione del proletariato in tt1tta Europa; egli credeva, in effetti, che la rivoluzione europea, alla quale mirava, sarebbe stata la salvaguardia della rivoluzione che egli aveva fatta.' Quando la Rivoluzione europea fallì, egli attribuì il fallimento al tradimento operato a danno dei lavoratori dai loro capi social-democratici. Questo fu il motivo per cui egli creò l'Internazionale comunista nel 1919; questo è il motivo inoltre per cui i Partiti comunisti in tutti i paesi fuori della Russia hanno modellato sia i loro programmi che i loro.metodi sulla strategia bolscevica della Rivoluzione d'ottobre. È stato un processo del tutto logico, una volta accettato il postulato che l'esperienza russa · sia valida universalmente. Dove agiscono ·cause similari, esse debbono verosimilmente produrre i medesimi effet!i. Ciò che anche i più autorevoli capi comunisti hanno mancato di rilevare è J' elevazione che essi fanno della strategia che ha avuto successo neJJ'Unione Sovietica a principio universale: di azione, obbliga" toria ovunque per i partiti della classe lavoratrice, La conseguenza di tale mancanza è stato un éostante rifiuto a dare il dovuto peso al valore di una procedura democratica in una comunità dove le sue radici sono profonde e dove la mancanza di condizioni simili a quelle che si erano prodotte in Russia alla fine di un lungo periodo, fornisce alla pratica dei metodi comunisti un aspetto Blanquista che li spoglia di qualsiasi genuino contenuto marxista. È un fatto positivo che non esisté in Gran Bretagna nessuna delle condizioni previste da Lenin. Non vi è distacco -ira le forze armate e la Corona; non vi sono scioperi, e n~mmeno dimostrazioni che possano essere interpretate da un osservatore obiettivo come indicative di una frattura nel congegno governativo. Io penso sia vero che in Gran Bretagna la classe economicamente privilegiata ha perso buona parte di quella caratteristica 24 Biblioteca Gino Bianco
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