Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

I MAS~ACR.l DELL' ARM~l-' E11i arrivano! ... ) eesi erano etati precip_itati dal .. l'alto delle roccie nella J}rofondità ~ei gorghi. I << C~· descrisse come in ogni villaggio, le donne erano state violentate, càin,e egli stesso si era im.- . padi-onito di_ una giovinetta, come, durante. la marcia, si fracassava il capo dei bambini quando gridavano troppo forte o ritardavano l'avanzata. . « Il mattino dopo il convoglio dei deportati passò · davanti alla nostra casa, sulla strada che conduce ad Erzindjan. Seguimmo gli sventurati fi- , 110 alla città, per circa ·un'ora di cammino. Era una carovana numerosissima di donne e di fanciul~ li, fra i quali vi erano soltanto due o tre uomini. La maggior· parte delle donne parevano impazzite. Esse gridavano; e( Pietà! Pietà! Salvateci, ci fareaio n1usul1nane ! .Faremo ciò che verrete!... Ci farerr10 ted.esch.e !. . . )). Dei genda1·mi a cavallo le spingevano avanti, brandendo gli Dcudisci., sfer .. zando quelle che si attardavano. Molt1i· 'rurchi venivano a prendere fanciulli e giovin.ette. --- - w .... ((AU'entrata della città, la via che conduce a J(énagh-Boghaz si stacca dalla grande strada. Là vi era una specie di 1nercato di schiavi. Compram: 1110 sei fanciulli. - da tre a quattordici anni - che si. attaccaro_no a noi. In seguito una giovinetta. Con es:. t r~..tornarnmo rrll'ospe<lzle n1entre il gruppo dei mise:rab~li C!ontiut1ava la sua via urlando di dol•r•. Biblioteca Gino Bianco

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