Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

. ' li JJN 1t. y • J.ltll y Ma le due infer1n1iere non poterono tenere: i ragazzi che avevano salyato. Qualche giorno dopo, il Mu.tasserif d'Erzindjan, d'accordo eol n1edico tedesco, li prese a loro ed esBe stesse, il 21 giugno, furono cacciate dall'ospedale, per puniz,ione del loro gesto di pietà. Du.rante la loro strada, 11el ritorno, ogni giorno: assistevano a :,;nassacri, a scene di spavento e di orro1·e. Il gendarme cl1e le scortava, :i_ acco11tò loro . che egli aveva scortato una carovana di tremila donne e fanciulli di Mamachat11n.. Terminò. -il suo · racconto con quste semplici parole: « Tutti lon- ,.r . .' tano... .utt1 1nort1 .... >>. Nel villaggio di Enderess, dove passano la· notte, sono· svegliate da una viva !uoileria. Dieci Ar~ meni sono uccisi. Incontrano ~n g~up_po di lavoratori Arn1enI, cl1e tornano dopo aver terminato I i l~vori di pulizia. Sono quattrocento. Vengono allineati su un alto pendio e massacrati sotto i loro occhi. · Due giorni pvima di giungere a Sivas, assis~ono. allo stesso spettacolo : dieci gendarmi fucilano gli Arm.eni; dei lavoratori turchi finiscono a c~Ipi di coltello e a c.olp:-1 di pietra quelli che 1·esp_irano ancora. (< Una notte - raccontano ancol'a - ci coricam.- , n10 in una caia• armena. l,e donne ch·e l'abitava- ~ibli0teca Gino Bianco V

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