Leone Gurekian - L'Armenia nell'anima italiana

29 striaci, egli che corse alla salvezza di Vienna, assalita dai maomettani avidi anche allora di sangue umano, in nome della cristianità. « Ma torniamo ai nostri martiri armeni i quali più volte illustrarono con le armi in quest'ultima guerra. « Udirete la semplice narrazione da loro senza pompa di parole vane nella nostra lingua che perfettamente conoscono, percbè sono antichi, fedeli, fervidi i rapporti tra l'Armenia e l' Italia, tra gli Armeni e Venezia, la mia incomparabile città natale che mi insegnò ad amarli. « Quanti· atti di eroismo, di sacrificio, quanti fatti militari splendidi e utili all'alleanza e alla civiltà! « Le potenze alleate banno promesso di costituire la loro indipendenza. Qui con viene esser chiari. Non dai Turchi soltanto, ma dai Persiani e dai Russi deve cessare il loro antico strazio, ricostituendosi in unità nazionale. Questa unità nazionale compiuta, perfetta è il primo voto che noi proponiamo ... « Ma intanto, prima che la loro indipendenza ottenga il momento maturo, e sarà prossimo, gli Armeni degnamente rappresentati, domandano di avere ciò che con equità internazionale già ottennero i Belgi, i Polacchi, gli Czechi e altri popoli. Questo è il principale voto che per desiderio degli Armeni, i quali in nome della loro liberti< in questi giorni mi tiraneggiarono, io espressi ad eminenti uomini di Stato che hanno oggi le somme responsabilità del Governo: a Wilsoà, ad Orlando, a Clemenceau. « Vi si darà lettura di questi voli, ai quali domandiamo che si associno e con la loro autorità li convalidino i liberi cittadini cli Roma. « Il giorno felice, nel quale anche gli Armeni reggeranno la loro Patria affrancata dai tre pesanti gioghi, penseranno con riconoscenza a questa Italia che sofferse per i loro dolori, gioisce ora per la loro imminente liberazione ». · Il discorso denso, forte e originale - come, nel riferirlo intiero, dal periodico l'Epoca venne definito - fu entusiasticamente applaudito al grido di: Viva l'Armenia iinci e illdipendente. E qui ci sia permesso di porgere, a nome della intiera Nazione Armena, prima che essa giunga al possesso della Bibioteca Gino Bia'lco

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