Miscellanea del giorno - 1847

( 77 ) c·he i precetti , i quali sogliono mandarsi per via di tribunale contro i debitori che non pagano esatto, costeranno d'ora in poi il doppio di quello si sien pagati fjnora. Si davvero, la Toscana presente invidia la bella fama e la miglior posizione tenuta dal governo romano sotto Gregorio XVI, invidia le gcste del fu Duca di :Modena , il cui figlio non vuoi essere minore di tanto padre. E se provarlo quanto dissi non basta, son prontissimo a proseguire. Udiste parlare in autunno della rivoluzione di Modigliana? Anima vivente forse non intese parlarne. Nondimeno tutti gli eserciti furono messi su piede di guerra, c fu raccolto straordinariamente il consiglio di Stato. Però il tmnulto di 1\iodigliana non fu che un subbuglio ; e nulla sapea di politico. Il governo interpreto! lo a suo modo, come un delitto di lesamaestà; vi mandò birri, cancellieri e soldati. Alcuni di Modigliana fuggirono sul territorio pontificio-un anno dopo la zuiTa della banda Beltrami alle Balze , per cui tutti i Romagnuoli salvaronsi sul territorio toscano! -; e un ottimo prete, il canonico Verità , languisce con altri in carcere, sotto un processo inquisitorio. Più c'inoltriamo del resto, c più ci fanno visibili le vestigia della nuova influenza. La parola esilio, cui credevamo nel 1845 bandita per sempre dal vocabolario della gentile Toscana, cominciò a diventar la parola d'ordine. Non dirò nulla delle storie di marzo, abbenchè le conosca per esperienza. Io principierò dalla fine. Arconati, che soleva passare ogni anno l'inverno a Pisa colla famiglia, non potrà venirci quest'anno , e se ne ignora il pretesto . Taluno ere-

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