Miscellanea del giorno - 1847

( 68 ) difenderne i dritti, se tutti i forti congiurano contro i deboli? Perchè promettete? per deridere la buon~ fede. Perchè fate trattati ? per laccrarli quando vi piace. Non più esiste in Europa nemmeno l'ombra di un pubblico diritto, e lo demolirono i principi; il patto del 1815, o!Teso le tante volte, il patto del 1815 fra popoli e principi, è morto; lo sappiano i popoli. Il diritto unico è quel del più forte. E come i destini di tutte le nazioni son legati fra loro , e l'attentato . commesso contro d'una è commesso contro tutte, gli Italiani in mille cose fratelli ai Polacchi, fuorchè nell' eroica resistenza, gli esuli sparsi per tutto il mondo, di tutti i nomi , di tutte le razze debbono sorgere , protestando almen colla voce, gridare al cielo, se nulla ci resta sopra oJa terra, notare almeno alla storia infame cotesto giorno. -Queste sono declamazioni, come sapete. Il debole che ba ragione, se chiede giustizia, declama . Checcbè ne sia, qui si chiuda la parentisi e andiamo a capo. Per tornare al congresso di Genova ed a'Gesuiti, Cesare Cantù non s'ebbe alcuna ghirlanda; e con tutto questo il congresso fu bello e degno per l'altezza delle questioni agitate, e per l'aperta nobiltà del parlaTe. Migliori e più generose dottrine cominciano a straforare perfino le anime degli scienziati , abbencb.è vestite di settemplice corazza; gli scienziati medesimi cominciano a non volerne sapere dei Tedeschi di Vienna, tanto buoni figliuoli, spezialmente a Milano e a Venezia. Il marchese Pareto disse belle e ardite parole ; nè fu da meno un altro patrizio di Genova, marchese Pallavicini ; taluno ricordava onorevolmente il Garibaldi; molti visitavano éon pietà cittadina la

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