Miscellanea del giorno - 1847

( 22) d'inverno. Nel veneto territorio l'idea nazionale è forse ancor meno di!Tusa tra il popolo, per causa de'veneziani patrizii. I quali, degenerati da luogo t~mpo, nella corruzione perdettero l'istinto delle grand• cose, che pur possedevano ; sono morti, c la )or morte fu degna dell'ultima loro vita. Tiepido ancora il cadavere della loro repubblica, non ancor scalpellata l'imagine del lione sulle !or porte, furono visti, toltQne pochi, a!Tollarsi intorno ul nuovo potere, adulando , piaggiaodo, pompeggiando in sull 'estremità della falda le loro chiavi di ciamberlano. Il delitto politico che cancellava Vcnezia dalla famiglia delle nazioni non è stata che giustizia di Dio; non la tradiva Napoleone, ma il profondo corrompimento. lvi la catena franca si trasformò in un bastone tedesco: c molli sull 'incallito dosso più non sentono le morsicature della frusta. Ora valicate il Po, cd osscrv<~le. L'ignoranza è piu forte ; ma non ostante gli spiriti sono desti, vivaci, anelano vita nuova.Quasi Interdetta fra loro la stampa, vogliono sapere; c un libro che porti in fronte il santo nome d' Italia è accolto con festa, divorato, strappato di mano in mano; la prigione politica suona onorevole albergo, quasi desiderato, quasi degno d' invidia. La matta condotta del governo temprò fortemente il loro animo e il loro carattere ; onde in quelle province più abbondano i soldati ed i martiri della causa italiana, non soltanto fra i dotti , i pensatori e i borghesi , ma nella bottega del povero artigiano , ne' campi del contadino. Queste sono osservazioni generali. Dappertutto si affannano e piangono magnanimi solitarii, c sollevano a Dio le braccia sulle cime de'monti, perchè si com~

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==