Miscellanea del giorno - 1847

( 192 ) frasformarle in una lunga catena; ·ribadivane un capo intorno all'immobilità del soglio pontificio, e l'altro capo gettava lontano per cinger le reni de' popoli ed attutare il moto delle idee e delle nazioni. La catena è già rotta in due; gli antichi prigionieri fuggirono; Italia sola ora porta l'enorme peso di tutti , e freme e si agita; onde, se prima inaugurò le battaglie del- )'antica riforma , or minaccia scagliarsi prima nell'estremo combattimento contro la corte romana, la cui vita è la nostra morte. Dopo il quale, dobbiamo sperarlo, non resterà in piedi che la legge della carità e della fratellanza; giacchè crediamo al promesso regno di Cristo. Per ora a tale siam giunti che la situazione civile di Roma non puòessere comparata in Europa che a quella di Costantinopoli. Non è questo uno strano spettacolo? Oh l quanto mai volle precipitar basso il papato, se merita la vergogna di un paragone col pontefice di Maometto! Sì lungo il Bosforo che sul Tevere, il dominio temporale è frutto dell'idea religiosa ; il vicario del gran profeta e il successor di san Pietro comandano entrambi in nome del cielo, l'uno col Corano, l'altro coll' Evangelio; il trono d'entrambi è cadente , puntellato dalla usuraia misericordia di tutte le corti, circondato dall'anarchia nell'amministrazione e nella giustizia, e dalla spaventevole confusione che mettono due partiti tra loro nemici, l'uno desideroso e l'altro implacabile odiatore delle riforme. Tra Costantinopoli e Roma vi sono però due notabili differenze , e a danno di questa. La fede maomettana intorno a Costantinopoli è ancora fervida , ancora pronta al martirio ; la fede intorno a Roma è languida , il deriderla è quasi moda , e il sa-

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