Miscellanea del giorno - 1847

( 182 ) Spirto gentil sul letto del dolore Moriente giace, e giovinetta bionda Curva pena su lui eon tanto amore, , Cbe J'angiol parche più in aiTetto abbonda. Ei la guarda, la guarda e poi distrutto La sua pallida fronte in sen Je posa. Chi il ciglio può tener di pianto asciutto Scena a mirar sì pia , sì dolorosa? Silenzio, alme cortesi l alma che santa Per palpito di cuor, musa e destino Il labbro scioglie. -Più soave canta Tenero cigno ch'è a morir vicino. c Non pianger, fida mia, se il crudo esigli() Lascio di questo gel ; Mi chiama alta pietade, alto consiglio Alla letizia in ciel. Vedi il Sol, come è avvolto in nebbie meste Quando più tocca il suoi; E qual d'eterna luce aura lo veste, Se spinge all'alto il vol. Ludibrio al duolo, ed all'infame guerra Dell'ingrato mortai , Dimmi, che far doveva io sulla terra Sempre ai buoni fatai?

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