Miscellanea del giorno - 1847

( 175 ) Pare al Consiglio che a ravviv.ne l'agricoltura e l'industria gioverebbero sommamente due cose :trattati commerciali che facilitassero l'esportazione dci nostri prodotti, e una Banca di sconto. Insiste poi caldamente perchè la percezione e la distribuzione delle imposte sia di tal guisa ordinata, che traendone ''antag~;i l'Erario, non ne solfr·a aggravio la popolazione. l.a condizione della nostra Università, una delle più antiche e delle più celebri d'Europa, non poteva non richiamare l'attenzione la più viva del Consiglio. Il quale porge fervidi voti che si permetta agli altri Italiani c agli stranieri il venirvi, che nuove cattedre siano erette (c specialmente quella di economia pubblica}, i gabinetti più largamente dotati; restaurata insomma per ogni parte, e sollevata al pari delle altre migliori anche la nostra Università . L'ultimo voto è quello di un Consiglio di Stato permanente in Roma . Il quale sia composto degli uomini più sapienti e più esperti negli alTari di tutte le Provincie, all'esempio di quanto si opera in altre nnzioni.Ufficio di questo.Consiglio di Stato sarebbe il fornire al Governo colle sue discussioni c colle sue disamine la materia delle Leggi e delle ordinanze che possono soddisfare al vero bene, ed al progresso dello Stato Pontificio. Tali sono i voti del Consiglio Provinciale dci quali tutti i buoni cittadini avranno cagione di rallegrarsi . E confidando nello zelo degli uomiRi desiderosi del bene e cooperanti al fine santissimo del nostro ottimo Principe, serberanno quella quiete c quella fiducia che di ogni progresso vero c regolare sono condizioni indis(Jensabili. Pensino che se l'impazienza dci popoli che hanno molto e lungamente sofferto non si può condannare con severità .' è nondimeno un ostacolo al bene vera ce. Pensino che l'Europa , dopo la morte di Gregorio Decimosesto, ha rivolta la sua attenzione a noi , c che finora ci siamo mostrati tali da mcritarne la stima c il rispetto. Pensino che i nostri nemici e gli avversari di ogni bene si sforzano colle male arti di provocarei, di dividerci, di eccitare tumulti , di spaventare il Governo. Pensino che da quesli principi i dipende l'avvenire delle nostre contrade , e in parte ancora l'avvenire d'Italia. DOCUMENTO M. ITALIAJ.Iil! Cento anni fa, la sera del!S dicembre, il popolo Genovese diè il primo segnale di combattimentq contro le armate tedesche

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