Miscellanea del giorno - 1847

( 138 ) Co rticella particolarmente, gli evviva furono grandi; e i carabinieri avrebbero arrestato taluno, se il curato non avesse difeso i suoi parocchiani. Lo spetta-· colo d'un popolo intero che corre pericolo di prigione se loda il suo principe , ò spettacolo non volgare, quasi inaudito e degno di qualunque medi tazione; codesta è piena guerra civile. senza le dichiarazioni, l'ordinamento c le forme della guerra ci vile. Passiamo ad altro, che pur rassomiglia all'antecedente. -Di Firenze è sped ita in elegante cassettina al cardinal Vannicelli una maschera nera, simbolo di questa bassn Eminenza. Gli s'indirizza pure, d'altre parti, una lettera che cor"c manoscritta per tutto e che giunse certissimamente anche al papa, in cui gli si rinfacciavano le piu yergognose e recenti sue opere. Qui, se potessi farlo, un codino di biografia uon istarebbe male. Jl Vannicelli ba un dolce sembiante, da ragazzino, un andare che vi si dice bassezza, ma che spesso congiungesi a un sentimento crudele. Di fatti. il legato nostro cerca non di rado un sollievo alle molte cure , burlandosi degl' infelici; ricorderò un solo fatterello in proposito. Quando si teneva prigione in Bologna l'avv. Giuseppe Ga llett i , il padre suo gli richiese di poterlo vedere: fu rimandato più volte con amari sogghigni. Un giorno finalmente il card inale rispose al povero padre: -Tornate lunedì prossimo, e forse rivedrete non solamente il figliuolo, ma lo riavrete. -Nulla di tutto questo : la domenica, il cardinale mandava )' avv. Galletti a Roma; e al padre che la mattina del lunedì gli si presentava, rispondca sorridendo: -Al Yostro garbato figlio farà bene un po'd'aria di carcere duro. -

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