Miscellanea del giorno - 1847

( 151 ) classe dei tirini o contrabbandieri, ora sostcnendoli ora accusandoli, manutcngolo accoitissimo, tradiv~ i· piccoli, favoriva i ricchi mercanti. Parecchie volte fu tolto all'uffizio per iniquità manifeste; allora correva a Roma, e appellandosene ai· maggiori ladri, tornava in Bologna più baldo ed aguzzino di prima. Qualunque arrestato fosse da'suoi famigli; e di qual- · sisia condizione fosse, non importa se di docile o riotto~o carattere, sciolto della persona, o legato e ammanettato,. ci lo batteva 'di colpi mortali. Ma qui per amore del vero debbo soggiungere, ·che non il solo Zama ma i commissari tutti di questa polizia adoperavano similmente; ed oggi costoro si vanno lagnando di non poter fare come una volta, in tutto e per tutto, il loro dovere. E toccando di questo tristissimo, giova notare alcune sue infamie , quelle che non mettano schifo; imperocchè narrarne la Yita sarebbe discendere tra le più orre!1de sozzure, nell'ultimo fango. Egli possedeva un'arte particolare, una destrezza a lui propria, un mestiere nel quale. aveva raggiunto il sommo grado- e in cui eserciterà forse anche adesso le riacquistate forze -; questa sua perizia consisteva in saper assicurare ai ladri ed ai contrabbandieri gli oggetti rubati o di contrabbando, mediante un premio che promettesse il ladro o il tirino. Non ostante, questo primo mercato non valeva sempre; se il derubato, a lui ricorrendo, promettevagli un premio maggiore, tradiva il ladro, e gli toglieva la roba. Nel184... questo ladro dei ladri imaginò, per introdurre in città merci estere che dovevano fornire i principali negozi di Bologna ( il negozio Crofi ecc. ecc. ) , oltre mille alt· · · ioni, 1uesto ~1- ~;. ~~ 'ci ~ !! o;. ~ ,....~tt #J.:J3J.O'

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