Miscellanea del giorno - 1847

( '112 l. in esso convennero anche le autorità, che sono naturali tutrici de'pii stabilimenti. Qual sia per essere l'esito., i10n possiamo, nè vogliam dire; non dubitiamo delle intenzioni auliche, ma non osiamo dubitare dell'onesta fermezza de'nostri concittudiui , poiendosi credere che - se la pubblica voce si diehiara nemica a cotesta misura energicamente - la trista legge resti minaccia. Gli ò anche probàbile che un governo, il quale disfida l'opinione di tutta Europa, non badi . punto alla supplichevolo voce de'suoi sudditi; ma gio~a tal ladroneccio, che sta per commettersi a danno d'Italia, almeno s'ottenga ricompensa d' infamia. Comunque si voglia considerare quest'atto, gli è sempre tirannico; impcrocchè oiTende il diritto sacro di proprietà. Con spcciosi pretesti, il governo usurpando le facoltà de'pii luoghi, o almeno. gran parte di essi , -ne tura od avvelena la principal fonte, che mantenne·ed accrebbe stabilimenti consimili; vo'dire la carità privata , la quale non ba più guarentigia di sorta. E oiTende le intenzioni de' prif!li donatori o fondatori; giacchè tutti o quasi tutti i pii luoghi nacquero per donazioni di privati, ch.c loro legando stabili credevano assicurarne anche la futura esistenza. Le propFietà in beni stabili, sono e saranno, gli è vero, le meno lucrose; ma a compenso di questo son le più certe, le più ricercate, e in un caso quàlsisia di bisogno, i fondi rupprcscntano capitali sicuri. Il principio sancito dal codice austriaco - le volontà de'testatori debbano scrupolosamente osservarsi- contribuiva non poco a loro favore, offrendo una guarentig!a ~'benefattori della umanità, che le pie loro inten2IOnt non sarebber deluse. Or tutto questo dispare;

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