Miscellanea del giorno - 1847

( 94) Per consiglio e preghiera d'amici, non trascriveremo alcun nome. Abbenchè l'uno de'due sia già perduto, abbenché l'altro abbia già misurata una parte della fatai via, ad entrambi per questa volta risparmiamo l'infamia. Il signor A. , a cui diretta ~la lettera, ottimo un tempo, finora d'integgcrrima fama, prigione a Venezia per magnanima causa, so!Terse molti anni <l'esiglio con nobile fermezza, fu amato ed è amato da molti. La miseria , e non altro , trista consigliera di più tristi delitti , lo vinse ;noi vogliamo crederlo, lo trasse in sulla lubrica via. Se la nostra voce, cb' è quella di tutti gli a!Jlici suoi, gli suona ancor cara; se dentro all'anima un generoso affetto per anco gli vive; se ama sè stesso , cioè la ricordanza de'giorni vissuti poveramente, ma onestamente, ritorni indietro; non muti un nome onorato in un D'Ome infame, confidi nelle sorti della sua patria, nella giustizia de'buoni e del cielo; il quale, se benedice i martiri, non ha misericordia pei traditori. Ei non è caduto ancora sì basso, da non potersi risollevare. sembra quasi un avviso del suo buon angelo lo smarrimento della lettera a lui diretta, che pubblichiamo. Essa gli cadde di tasca; quando si accorse d'averla perduta , ei correva tosto a Brusselle per abboccarsi col corrispondente. Del quale tacerò il nome p'er amore dell'altro; Vcneto, fu guardia d'onore del regno d' Italia, poi rifugiato del 1821, poi nel1831 ufficiale della legione straniera nel Belgio; e ora gode sinistra fama; derisore d'ogni credenza religiosa e politica, dissolutissimo ne' costumi, riputato secreto agente nel Belgio del partito gesuitico e de'governi italiani. Ei cerca per tutto anime facili , che secondino il giuoco; e il

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