Volontà - anno XIX- n.6 - giugno 1966

La stampaperiodica internazionalista edita in Siciliafino al 1880 INTRODUZIONE ( 1) L Il FORMAZIONE delle frazioni rivoluzionarie siciliane, sulle cui idee si innesta intorno agli anni 1870 la fraseologia tipica dell'Jn, tenwzionale italiana, che nella diversità delle sfumature denuncia tra– dizioni e formazioni diverse e varie, riceve un notevole incremento ne/l'atmosfera conseguente ai falli di Aspromonte, Durante quelle tor– bide settimane, numerosi gruppi di giovani democratici, che, per le trisli condizioni di disagio in cui le classi povere si dibattevano, rite– neva.no che si dovesse porre in primo piano la soluzione della que– stione sociale, si differenziavano sempre più nettamente dal gruppo moderato della democrazia, facente capo al Crispi, al Perroni Paladi– ni, ai Rosario Bagnasco (2): scorgendo che l'azione di questi ultimi non si allontanava nella sostanza dalla politica dei governativi. Sotto questo aspetto di diversificazione e anzi di dissidio, la fonnazione siciliana più rappresentativa era quella che faceva capo a Giovanni Corrao (3) e di cui era anima il giovane Filippo Lo Pre– sti r4). Questo gruppo si proponeva di riorganizzare il partito d'azio– ne, fe,cendone uno strumento unitario e idoneo per un radicale cam– biamento della situazione. E a tale scopo svolgeva tutto un lavoro di (I) Per pili ~11npìe notizie sugl; uomini e sugli avvenimen1i di cui si paria nella ., Intro– duzione •. dr. il nostro Radlcaìlsmo e Soelali– smo In Sicilia ( 1860-IS.W), Messina-Firenze, D'An– na, 1958, piissim. (2) Francesco Ferroni Paladini (1830-1908) fu maniniano, ma dopo il 1860 si staccò dal Mae– stro accostandosi con il Crb1>1 al coslituziona- lismo. Rosario Bagnasco era un noto mazziniano mo– derato di Palermo e assiduo corrispondente del Maestro. (3) Giovanni Corrao, nato a Palermo il 27 nov. 1822, morto ivi assassinato il 29 ag. 1863 (come sembra, dalle atnorità, che con questo sistema borl.>onico ~i !iber:wall() di un pericolos<' inco_ modo). Era oi>eraio calafato nd peno di Paler– mo. Nel 1848 prese parie alla rivoluzione; esule poi per lunghi anJli, tornò in Sicilia nel 1860 insieme con Rosalino Pilo e fomentò la rivolla nella Conca d'Oro, fino all'arrivo dei Mille. Se– guì quindi l'esercito di liberazione e fu da Garibaldi promosso generale. Nel 1862 partecipò alla preparazione de\!a campagna di Aspromonte. (4) Filippo Lo Presti Merccnò morl giovanis– simo di tisi, nel nov. 1866, a Signa (Firenze) o\"c viveva il padre, cancellie1e presso quella pretura. Per maggiori notizie, oltre al nostro voi. cit. alla nota. I, in cui ci diffondiamo anche sul pensiero politico veramente originale del Lo Presti, v. F. RRANCATO, La Sicilia nel 1,rlmo ventennio d.-1 Regno d'llalla,- Bologna, 1956, pas– sim. 341

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