Volontà - anno IV - n.5 - 15 novembre 1949

se ue può fare a meno. Togliete il tiranno dalla fnmiglia, che il bimbo f'OIDprenda che Ja tirannia non i' ele– mento nè utile nè necessario alla ,,j. ta umana e il ba.mbino fatto uomo la ricaceierà dal suo spirito <' la :om– hattcrZ1 dovunque la trovi. Avendo <'onosciuto ucl padre il ruolo bcoc• fico c,I indispensabile della SOfict?t egli cercherà di plasmare la ,:!:raude ~•K ,età in cui è chiamato a ,·iverr secondo l'immagine che ne avrà ,·o– nosciuto nella famiglia_, Incitamenti all'odio ed al timore ne troverà eer– to a bizzeffe, ma li riconoscerà ogni qualvolta come veleno e non come cibo dell'anima propria. Cresciuto ...per una rcahà n::cchia come il mondo. in una cerchia dove regnano I '.amore e l'intelligenza ,•orrà che intclligen· za ed amore regnino in ogni altra cerchia che sia sua. Non avendo UD• parato a credere nella potenza e nel– l'arbitrio si rifiuterà di crederei da grande e, dopo tutto, il mondo è quello che si crede che aia: è cer– tamente quello che si vuole che sia, quello che si vuole nel subcosciente. Una volta sviluppata la coscienza e tolta la lastra di vetro dell'autorità paterna non vorrà pili che venga ri– posta, non gli sarà più necessaria l'autorità del governo. GIOVANNI BALDELLI MOMI NUOVI. .. Mao• T.te, jl dillatore cinese, ha convocata un3 « Co11/cre11:a politica t:<'11sulliva del p<r l'Olo cim.?Je », composta di 636 delegali tutlj d«ignati da Mao e dai suoi dipendenti looali. È il ,primo trucco: che c'entri il 1>0polo,·chi 6a epiegarlo? Ma l'assemblea tuuavia E«nziona le decisioni del ditt.1tore, in nome del « popolo cineEa ». E davanti ad uml tale ~e11lblea, Jibeu come ognuno può immaginare, il 1ignor Mao• 'fze h.aprocfom:1.10che in Cina e'è instaurata non gi:1la &uadittatura <penonale, nè la dit• tatura del .Partito C<imunista r116SO,nè la dittatura del Governo rusiso - anzi, :1>ro11rio la « Dittatw:a democratica popolare :o. Trucco conclusiv<>: che anche i ciechi \'edono che l'idea di « popolo » e l'idea di « dittatur,1 » sono in perenne e totolc contr3sto, ed 35soci:arlc ii ·j)UÒ E-Olocon una Grande ~!cuwgna • .00,,o che"Hitler lo ba proclamalo in « Mein K:imJ)f », l'uso 1>roficuo della Cra~dc Menzogna fa iparte dello strumento normale di tutti i regimi tot:ilitari. Le bugie piccole ~i ~no battere, le bugio enormi no. Lo loro stesh enormilà le rende invulnerabili pcr– <'hè h genie comune <'rede, mist'.rando gli altri t.U sè t.le663, che nessuno 'J)OHIIrncnlire fino a <1ucl punto. Illusioni. 305

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