Volontà - anno IV - n.5 - 15 novembre 1949

VOLTO DI Ul\A. GENERAZIONE Jl Fascismo pc1· noi gio1,·a11i, (e<I intendo co· loro che appartengono alle clas- 1,j dal '18 al '23-'24; che hanno cioè a1wrlo la coscienza sul fascismo) del 1ms.-:ato. una cosa ancora oggi palH– da, (111elloche abbiamo saputo dalle fonti t( ufficiali )), ha più cooLribuito al disp•rczzo che l'ignoranza totale. Cos1.:icn;o,adischiusa sul periodo fa. scista. Siamo stati cioè iscritti alle· organizzazioni giovanilj dell'O .. B., abbi.uno fatto i nostri giochi con gio– <':tttoìi-rnoschctto, facendo un gioco– rc1>ar10, cantando canzoni-inno. Quel gioc'o, inizio <l.i una lunga strada a pCl'COrso obbligato, include\•a già l'i– dea del Rl-.:.PARTO. Non eravamo ra– gazzi, ma balilla, con obblighi va– ghi ancora, ma potenti; no1i studen– ti, ma ava1iguardis1i, con obblighi pii1 precisi; non unh•ersitari, ma i– scritti al GUF, alle scuole di 1>re1>a– razione politica, di mistica fascista, con obblighi concreti. In fondo non. era,•amo dei giovani, ma dei fasci– sti, italiani del « tiJ)O nuo,•o >), col preciso do.vere di << concorrere alla sempre maggiore grandezza della 1>atria fascista )). Si era allargato il "oncelto di reparto, dal gioco al 1>10- tone al partito, dal partilo allo Sta– to. m;1 il rapporto pcnnanevn im• mutato. Prendete come punto di riferi– mcnlo l:l equazione « Stato-reixtrto » e .il rap(>Orlo « reparto-individuo» e '"'rete un qua<lro preciso delle sfu– mature fasciste delle democrazie e dei regimi attuali . .Ma intorno a que– sto concetto, fondamentale in qua1t– to schiaccia nell'uomo la sua libera umanitì,, giocavano tiltrc influenze psicologiche. La vita nel reparto impone il CA· 1\ilERA.1'1SMO. Non l'amico, ma il ca– merata, « colui che marcia vicino a te e la pens.'l come te ». Una forma di leahì1 ferrea, di rapporti precisi, che tuttavia rimanevano anonimi, in quanto originati dalla pura aJ>– partenenza al1o stesso reparto. Lo SPIRITO DI CORPO. Il reparto compendia tutta In vita dell 'indi.vi – duo, che assume ,;alore soltanto in quanto è dedicala alla affermazione del re1>arto; non imp·orta che que– slo sia il plotone di ginnasti, il reg– gimento che è scm1>re « il più for– te )), o lo Stato, sul piede di rap– porLi di forza con altro Stato. Si trat– ta di barriere piìi alte in ragione della am1)iezza del loro raggio. La morale non è J)'iì1libera; la morale d'ei rapJ)Orti individuali è racchiusa in <1uella dei rapporti tra camerati e no; quella della libertà è storpia– ta nella formula << tutto per lo Stato– rq>arto, niente contro lo Stato-repar– to, niente fuori dello Stato-reparto», forse l'unica che.delimiti il fenome– no fascista sotto tutte le sue masche• re, con;e mentalità. 259

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