Volontà - anno IV - n.5 - 15 novembre 1949

spensionc mililarc dì quel duello, sorto eia ambo le parti per moli\'i egemonici, e nel corso stesso <lei qua– le i go\'ernanti di quelle Potenze al– le quali il susseguirsi degli c,·cuti bellici assegnava già per certa la vittori.i, intesero già Jeòicarsi, nutu– ralmcntc ciascuno per sè, agl'intc– rcssi pnrlicolari delle t.:l.assi domi– nanti di cui sono promolori e custo– di, per assicurare a queste i benefici immediati e di Ui da venire della vittoria militare dei propri eserciti e <1uclli della vittoria, seppur effimera, dei popoli insorti. Ma ancora oggi i rivali vittoriosi, i correi d'una mede– sima colossale rapina, non sanno o non vogliono lrovare la via per per• venire a una pacifica ripartizione del loro bollino. Ancora oggi i popoli « liberati » ai quali furono subito e sommariamente negai i i frutti del la loro pretesa liberazione costruila in buona parte - grazie ai loro stessi sacri 1 fici e al loro stesso valore- per– mangono nella condizione di popo– li « conquistati » jn cui furono tutti ridotti: sia <1uclli assegnati alla zo· nn <l'influenza dei mercati diploma· 1ici russi, sia quelli assegnati ai mer• cali <liplomatici americani e delle potenze occidentali. E giorno per giorno assistiamo al– l'acuirsi del contrasto; che un poco pili di buona ,,olontà e tneno ingor• digia avrebbero agevolmente appia– nato, ma che invece appare ormai d1iarissimo debba tro"are la sua so– luzione unicamente nel mare <li san· gue della nuova e più tremenda car– neficina di cui racchiude in sè i po· tcnli germi. E l'inganno si ripete, pcrchè anche ora, come allora, vcn– A:0110 invocate da ambo le parli giu– i:tificazioni dottrinarie e ideali per ,mascherare le proprie cupidigie agli occhi dei popoli che devono dare il sudore e i sacrifici oggi, il sudore e il M,ngue domani. Gli uni si arma· no dei principi inviolabili della de– mocrazia e della libertà giuridica dell'uomo che quelli mettono in pe• ricolo con la loro ottusa religione di Stato; gli altri ciel nobile lfÌl1cdi por– tare a tutti gli oppressi il calore se– ducente del Socialismo. lo pratica sia gli uni che gli altri fanno a .gara per far strage con analogo furore, della vita. della liberti, e del benes– sere dei c·i1taclini perchè ambe<luf' go,·crnan 0 colle catene, col bastone, colle leggi eccezionali, <111an<lo non addirittura col boia, pCl'chò ambedue sfruttano moltitudini sottomesse a esclusivo beneficio di minoranze in– rordc e rap:1ci. Come si vede il contrasto ha ra· ·dici in materi.ali volontà di potenza, non già in ragioni ideali. Vi entra• no territori vassalli, popolazioni da assoggettare, posizioni strategicl1e, apparati industriali, miliardi, forze armate e bombe atomiche, interessi questi che non sono mai delle molti– tudini 1>ovcrc e srrutlate che languo– no dappertutto nella medesima mi– seria delle carni e dello spirito, sollo il peso cli violenze e cli soprusi e– f!ualmcnte arbitrarie cd inique. E ii peggio è che anche oggi, co– me allora, queste moltitudini dis– s:rnguatc non si accorgono cJ'cll'in• ganno e parteggiano calorasamente per l'uno o per l'altro dei padroni da scn,ire. !Pochi, pochissimi sanno e osano parteggiare per sè medesi– mi. Di ironie a tanta stupiditi• noi ci sentiamo a volte stringere il cuo– re eia una morsa di sconforto e ci assnle il dubbio cli non avere com- 285

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