Volontà - anno IV - n.5 - 15 novembre 1949

~hc d'ogni pili astuta .utctr~ogna e d'o~11i meglio congegnata frode sia– mo stati i soli a non u\'cre 1e menti e i cuori chiusi alla ,,oce ammoni– trice della ragione e dell'esperienza, i soli a non prestar fede alle menzo– gne dei go,•ernanti. I soli a uou ere• dere che lo Stato russo, tutore <lei • la\'oro cm:mcipato », era entrato in guerni, per frantumare l'ultima roe<:aforlc dell'antico e rapace pri– "ilcgio e per portare ai 1>opoli tutli l'alba radiosa d'una nuova l'ila, il beneficio e il calore delle sue espe– rienze e delle sue luminose conqui– ste sociuli. I soli a non credere pos– ~ibile che le grandi potenze occiden– tali erano inter\'CJmle nella guerra contro il nazifascismo a salvaguardia del la dcm0crnzia e della cività, a tu– tela dei principali diritti dell'uomo e per il trionfo nel mo1><lotutto. fra le genti d'ogni idioma e d'ogni co• lorc, delle {fuattro liberti, fondamen– tali delruomo redento e per l'av– vento d'una civiltà nuova, poggiata sulla fcliciti'1, sulla prosperi1i1 1 sulla libertà, sull'umana comprensione. I soli a capire e a gridare che cosa sia– no gli un.i e gli altri. I soli a non prestarsi ,al giuoeo di nessuno, in mezzo alla dilagante follia cli dedi– zione di cui oggi l'umaniti', intera gil1 espia cd cspicr:'1, domani forse an– cora pii, atrocemente. l' incalcolabi– le fio. Se fummo noi, gli anarchici, i so– li a capire tutto questo e a dirlo, ciò avvenne pcrchè dall1cspericnza sto– rica abbiamo Eaputo lrarre qualche insegnamento- perchè non ave,'amo interessi da occultare, e infine perchè sa1>piamo che le azioni dei gover– nanti non sono mai ispirate da moti– vi ideai i. ma sempre dagli interessi 284 pratici della couscrvazioue sociale. Sotto i.L manto della democrazia e della libertà le potenze oocidcntali moSlicro alla guerra per porre un ar– gille al dilagare degli appetiti impe– rialistici nazifascisti, e per arrogarsi i benc:fìci delle immense energie del~ le insurrezioni popolari che miuac• ciavauo di frantwnare, insieme ai barbarici assolutismi dcll'aNc, l'iu– lero ordine borghese europeo. Dal cauto suo, apparentemente giustifi– cata dal prolc1ariato e dal sociali– smo, la Russia entrava in guerra an– ch'essa contro l'Asse, dopo cascrsi rotolata nel fango d'uu'ignobilc con– nivenza con esso, per necessità di au– todifesa: perchè im:asa nel suo stes– so suolo non aveva altra sceh~1, per non soccombere come potenza, che quella di contrapporre alla conqui• sta milit..,rc dei suoi av,,crsari una controcon<1uis1a militare alimentata dalla suprema, disperala resistenza dei suoi sudditi e delle sue armate. Mcn1i,•ano entrambi e nel tranello dello loro fulgide menzogne ancora una \'oha caddero, sotto la falcidia delle armi mocleru,c, le moltitudini ingenue e sincere, e con maggiore ardore ancora ,,i si prccipitllrono au• che i loro capi, nè illusi e Lauto me– no ingenui, attratti dal miraggio di al'cr finalmente trovato, nell'impeto unil'ersale della resistenza popolare e nell'improvvisa condiscendenza dei governanti che nelle ore tetre paiono sempre i protoiipi dell'uma– na tolleranza e dell'amor fraterno, la via per arri\'are alle leve attraverso le quali si sarebbero !finalmente ele– vati anch'essi ai fastigi seducenti del potere, nell'olimpo degli ognora as• setati dei terreni. Son passati ormai anni dalla so•

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