La Voce - anno I - n. 43 - 7 ottobre 1909

LIVORNO Il. A chi va parlando di cultura in genere ed in particolare delle condizioni intellettuali di un cen– tro indus1riale e commerciale, si getta in facc'ia facilmente l'epiteto di ingenuo, come a persona rhe si è filla in capo di rinchiudere nelle sale di una biblioteca la gente di aflari. per pit-garla a forza sui lihri e di instaurare in mezzo all'attivo mondo dei produttori e alle faccende del mercato il regno dell'nrcadia letteraria e delle astratte idea– lità di !i:tudi ste1ili t rdlirrnti. Allora l'oppositore non si lascia SCAP1>are l'occasione: scioglie, come espediente di polemica, un inno alla sana virtù del l,woro e ride della semplicità <h chi ha cer– oto fra commt:rci•mti e industriali qualche segno di tt>nden~ ad un elevamento spirituale, un 1>0' cl' intere..<L<tl\mento 1>er le questioni più vive de!. l'oggi. E;;;pedicnti di polemica, ripeto: perchè chi può negare l'eftic11cia, chi non può appre:u3.re tutta I' i1111>0rt,rnzapratica dello sviluppo delle forze produttive, dell'allargarsi e dell'intensifi– carsi del trafiico in una citlà? Dobbiamo pro– prio qui ripete,e ciò che è osservazione O\'\'ia, constatazione b;rnale di ogni persona che ha un po' di giudi1.io? Ma è pur vt:ro che il lavoro e il traffico 11011 possono t"i.cludere mm qualsia~i cultura; anzi possono servire di terreno fecondo ad una atti– vilà i11telle1tua 1 e, propria delle pc:rsone che acqui– s1a110negli afta, i il senso acuio della realtà e in meno ali:- \'ariabili1à del mo11do economico, in mezzo alla varietà di rapporti e di contrattazioni, pos~no avere libero e spregiudicato giudizio e spiccata teudenu a interessarsi dei nuovi pro. blemi che ogni giorno r;.mpollano dalla ,·ila pr11- tica. Sarà cuhun, a base utilitaria; sarà bre,·e l'ambito entro il quale si svolgerà; ma sarà sem• pre un ~gno, un::t pro,·a che il pensiero non son– necchia, fmzi si alhnenta di ciò che il mondo, in mezzo al quale \'h 1 e, gli porge: vita pratica e ,•ita intellettuale s'intrecciano, allora, e si con• fondono. Ora, questa cultur::t - che può prender le mosse da studi 1>ununente tecnici e può ele– varc;i fino llllK discussione ddlc questioni econo. miche e !IIOcialie alla valut11zione razionale dei grandi movimenti delle idee contemporanee - manca spei;so nelle città aHaccendate nel com– mercio, come appunto è Livorno. Ben comprendo che la narnrnle e carilà del na• tio loco> faccia scorgere in c~rti rilie,,i \'ivaci un presunto veleno cc,ntro IA.città più giov.rne della LA VOCE nostra Toscana; ma io mi iiflretto a dire che certe critiche non ha11no per l~rs;,glio esclusivo la vita livornese i ma possono essere allargate ad altri centri di trnftìco, come su q11es1e stesse co– lonne fu f,ttto per Trieste, che, 11111/t,lis 11111/a,,dis, .;i as:,omiglia, in certo senso, a Li\'orno. Se proprio 11011 ,•ogfouuo esigere lla chi si oc- 1·111>a di aH.1ti l'umore per ciò ché il pensiero e la fantasia italiana han prodouo di bdlo e di grande - e quesl 'amore 11011 fu piccola gloria della vec- 1 hin Livorno - ci sia conct:sso :1lme110di pre• tt:ndere in un;, citi:\, che \'UOI essert: industriale "" commerciale, uua cultura 1>01>olarecliHusa e c1uegli organi d'educazione intellet111ale, che por– ;.:0110l'opportunit:\ di 1111' i·.truzione \'aria e f,1.cile ,111cffealle persone, che dagli sludi son sempre ,tate lontane. Qut!ste non mi sembrano t:sigenze di uu posatore sempre affamato di libri: t:lll>ure \·orrei sapere dai miei contradittori qiu1111agente nelle sere invernali si raccoglie nelle iJ>Oktiche biblioteche per la lettura serale o scalda le pan– che di qualche univcr-sil:\ p0Jh)lare. A quec,;topro– posito, se non fosse \'t:1111to in 11soo meglio non si abusasse di citare l\lilano per le cose di casa 11os1ra,come sempre si adduce l'esempio stereo• 1,pato dell' lnghilterrn per ht gn111dt:1>0litic;1,ri– corderei qualche lato della vita intellettuale della ,netropoli lombardn, che pure è il ccnlro ove la ~rande industri;i si svolge rigogliosamente e la vila prntica s'impone con tulle le sue esigenze. i\la i confronti sono st:111preocllosi e in questo caso sarebbero troppo dist:guali. I miei contra• ditteri 1>referiscono, ìn mancanza di fatti, toc-– care le corde dell'11fleuo per il p~ese na1io e cer• c.tno di sos1ituire alle prove positive qualche ci– iatione di nome, che secondo la lorn buona vo– lo111à,verrebbe a dimostrare tutto il contrario di <1ucllo che io ho aHermato. Ecco, francamente. prt:ndendo il posto di chi \'UOI confutarmi, io ri– leverei persone e fatti che avessero 1111 ,•alore maggiore di quelli ..:itali dagli :1rr.,bb1ati op1>0si– tori. Per dimostrare che una c:.itt:\ è colla, che que– sta cultura è diflu"a, che non mancano organi s;111i ed attivi per t;ile diflu-.ione, non basta gridar forte il nome di qualche 1111udioso - che, pur esst:ndo dt:gno del nostro rispetto e pur a\'endo prodotto lavori apprcnab1li, in ahri ccnt1i <Ilpili e1ev~ta cultur:1, non avrebbe davvero l'onore di t-sser ci– talo come rigurn rappresenlati\!a <Id livello intel– lt:lluale d'una città, essendo se1111>liceme11te uno dei tanti gregnr i ddh1 nobile schiera che si è de– dicat:t. alla ~de11z;1 , mentrie iu Lh·ornv e al/rave costituisce un'eccezione', -.fruuata a SCO!)() di pole– mica. Tulla\ia i mu:i op1)()sitM1 potevauo ~iutar- mi, ric:ordando 1,ersone che in ).i,·orno si son de· dicale ad a"sidui studi cd hanno esercitato qucl– l' influsso che pok,,ano. Cosi I;\ vive e lavora Francesco Poltse, il sacer– clote colto, che ha dimO!illrato, al pari del Vigo, si– cura conoscenza della storia locale, si è occupato con competenza, riconosciutagli dagli studiosi pili seri, di s1uclibiblici, 1111 trattato bene la critica dan• tesca e i-crh 1 e con gnrbo, a111.i con eleganza impec– cabile, I miei contrndl11ori pott:wrno- se conosces– sero veramente la cultura lnbronica - prender per guicla un d:scorso, ove il l'olese trallt"ggia con entusiasmo simp:llico le linee generali della storia 1lella sua città. Egli, pur coufessando sinceramente rhe Livorno non fu graudc nè famosa per la sua cul– i ura e pere li è i forestieri e i nativi, ingolfati nei com– merci, nvevan :1ltro 1>eril capo che sfogliare dotti volumi e fissarsi sull'arte>, nota che anche su qudla stazione commerciale, protetta dalla po– litica medicea, si riHeul- un po' di luce di cultura. Quest'uomo, che ha formato presso di sè una 1 icca biblioteca ed ama seguire il movimento de– ~li studi, 1>0teva esser ricordato con maggiore ef. ricacia che 11011 i 110111i di autori di buoni o discreti 111anu111i scolastici. lo non discuto il vnlore di quellt: pubhlic.uioni ~colastiche, di quei hwori di divulgazione, che or::t 1·011 gran solennit;\ mi vengono schierati diunnzi: dico solo che 11011 possono es.~ere, nè mai saranno 1111 indict: di elevata cuhura e ch'essi hanno e:;clu– .;iv1u11e11te nssorbito l'attivìtfl editoriale livornese, quasi soHoc:rndo in qud cumulo opere d' iudub– i.io valore. Cosi il Giusti 11011 solo ebbe, per un 1 r1~, la fortuna eh dare alla luce le JUyrica! pa– ~colfane, ma a11d1epubblicò, dello stesso Pascoli, Mmerva oscu,·a e nella sua e biblioteca storico– le11ernria > conta lo ~111diodel D'Ancona sulla poe.;ia po1>0lare italiana e gli studi di storia ldleraria italiana e straniera del Flamini. J\la 1>0sso110i miei contradittori negare che que– i.te sono, come gi.'I dissi e come ora ripeto, belle ercezioni; possono repudiare come calunnia infa– mante il carattert: generale da me determinato, di quella casa editrice, che l'attivitft mirabile di Raf• f1ello Giusti fondò? Un contradittore (Telegmfo ili Livorno, n. 264) cita fr11 le opere di vAlore pul> plic,.ie dal Giusti, quelle cld Manfroni. lo apprezzo ,·cm l';mtore dell'articolo i lavori storici del J\lan– froni; ma lo invito a prendersi la briga cli guar– dare: nel catalogo della c<1salivornese c11rnli opere ,\i questo storico sono uscite da qut:i torchi: un 111iinualedi storia d'Europa e 1111 libro di lettum l'el lt: s"uolt: ! (Cfr. pagg. 10 e 3S del Cala!ol(O Ce"" aie). È proprio il caso di dire che pili che chiacchiere] ci voglion fatti.. .. : di simili citazioni 181 11011 proprio del tutto t3atle lkirl bi-ero d:t rilevar~i molte. Un organo di cultura, invece, che io malamente dime11tic:1i( 1), dove ve essere ricordato a proposito: il e Circolo filologico >, ove si ))Ossouo trovare molti periodici e dove spc.."50, nella st::tginne in– vernale, vt>ngouo organi,;zati cicli di conferenze. Creflo cosi cli a\'ere amplin10 e integrato le noie della mia 1>as~ata corrispondenza : guarrli un JlO' l'a111ore dell'nrtic.:olo del Te/tJ!nifo se nelle mie osservazioni trova ancorn le rnhbielle del giovnne che vuol far rumore alle spalle de~li altri. i\li sia leci10 a tal pro1>0si10distinguere qui bene la cri– tica rigu::trdnnte le conditioni intellettuali di un centro di traffico- come è stato intendimento della Voce - d::t quegli nttacchi di duhbia ispirazione, che spri1.z:rno fiele di maldicenza ~ulla vit::t di una cill!t. Livorno ha saputo in realtà c1i;pa11dersie tra– sform.usi per virtl1 del suo la,•oro e le nuove co– struzioni testimoniano di ques1a sua. giovine:ua. sana e robusta. La giovAne ciu!t può menar vanto dtgli edifizi delle sue scuole elt:mentari, ciel suo mercato, del suo ospedale, che nella loro belleu:a materiale pro\'ano com' essa Rbbi:t \'oluto soddisfare, con ~pirite di civiltà, ai biso– gni della vita moderna. N~ basta: Livorno, che si contrpppone idealmente r.ome città che produce a Firenze, che è in gran parte città che conc;uma, potrebbe, come fu per il passato, esser ben atta ad accogliere e a subire l' influs,o di ogni novità cli pensiero, a sentire entro di sè fresche energie di rinnovamento. Questo ed altro avrebbero potuto addurre i l,111zichenecchi,scesi in campo - nicn• temeno - per la dif~sa della dignilà cli Livorno i ma nell"irn hAn preferito calcare i loro attacchi sui vecchi formulari di polemica, lasci1mdo da par– le osservazioni e fatti (1). ANTONIO ANZll.l.OTTI. t•l H• •"•h• dn11enucato "" n ,in.ao 1110••••"10 eh•• r•p– pt1"te111a10 da 1111a ri•i~ta me"•1l11 / 1111110n ùh•h ,.$oc. edil. di cul111ra e•tt'I ca e morale, •i• \'ino,io F.man11el11 S'• [J.. ••orr•ol, '" uJp,,c:c:h·a le ideo d.-1 .\',n, TINl,.xltl americano: in reald, non ci 1i 1rou, mohn di più di qaallo cha 1til in meno a farragine lt1t!f,rari• fece la Ntt_, PH#/,f, e c,,n mo,colaou. di filo.olia p u ,eria, il L,o,.ar,lo, (n, di ,. /r I (2) ~Il •i• permettn 11nt,ilo 1iUuo perMnale. l'aulOTO del– l'ulico\o c,1a10 Jel T,t,r,·ofo - che non rlconotce il diritto di tiadicare la cultura di una città come Lil'orno altro cha a clii è muniio della patente di celebrhl - vuole lnJiauare, Hcoado il 1olito, che io ml ila l'lllto dalla V•u· per la sl#ilo ritlnm~. offendendo o hwo\11nondo a 10110o a raaiono, Quando ba tempo da perdere 11prendi I:!. noi• JI vedere '° lo, con la mia mo. detta collaboruione al no.aro 1ior11ale, ho rappruaotalo nal panato codos1a tende11u.. Col10 l"occuione per rina,ula,e l'aanco doti. F. Baldat- 11-eroni.cba mi ba foraito ullll lndk:uionl. LA VOCE Rassegna settimanale di coltura, diretta da GIUSEPPE PREZZOLINI, 42, via dei Robbia, Firenze Abbonamento annuo L. 5,00 per il Regno, Trento, Trieste, Canton Ticino, Fiume; L. 7,50 per l'estero Articoli principali pubblicati: Giovanni Amendola. - lt ,lkzwgiomo e la Cultura ilalia1m (n 4) • La leggenda francescana n. 6) • B"r11ardi110 Varis ·o n. 38). Antonio Anzilotti. - La sloriogrn/ia rmlistica (n. 15) • Gioard,ino 1·01,,c (n. 3~) • Livorno (n. 40, 43) R. G. Assagioli. - Per una moderna psicago_gia (n. I 1). Giannotto Bastianelli. -· Riccardo SYrauss (n. 10 . l),.bussr (n. 1;) • Romaù, Rolland (n. 21, 23] • Jt pùmo;orlc in Italia (n. 28) • Ciò cl,e e, può 111• srgnarc llcdho:·cn (n. 31).. L. M. Billia. - Roba/o Ard,gò (n. 27 . G. A. Borgese. - // f>a1111uu=ia11is1110 (n. 18). . Emilio Cecchi. -- PrcHminari a u11t1, rassegna _d, focsit, (n. 30) • Mclpomc11c livid,, (n 3 1) • Gwdo Go::ano (n. 35). · G. Pascoli (n 39, -io). Cepperello. - Il • Corriere della ?·r:1 • (n. 7 • • La Sta111pa » (n. 10, 12) • La Ja11t1,ffllll del« Cor• rien· • (n. 18i - 1/alia Storica (n. 21) • // « G1or- 11ak d'Italia , (n. 26, 28) • Custoza (n. 33/ • Ca– ,,our (n. 36). Salvatore Coppola. - lL, rij_or111a della Scuota 111c– dia nel pensiero di C101 1 a111u Grut,Lc (n. -l '). Benedetto Croce. - / ltmrrati at bi,•1~(n. 8) • Un t'OCnbolttriodella li11,g11a jilos~fia, ,tnlwua (n.. l I _– // enso Ccutilt r la disonestà dr/la 1·1/a 1t111r•rrs1- laria iltrtia 11 a In. 12) • L"i1,ji11il1l dr/la /ilos~fia (n. 22 / • Dc co11so!t,tio11r P!,ilosop/1iae (n. 26). , Guido Ferrando. _ La Socie/ti lcosq/ìca (n. 14 , 17;. alla /ìt'rrt (n. 17)- Nn:ionalismo (11. 19) - La Scuola Alfredo Galletti. - lt 11101•i111mlo dei professori (n. 1 ~) :,;1:::t(:;e ;~j 2 _ 5 ~,,:,: ;;: 0 ;,ft':,~;~~J;,· ( ! · 2 ~1 ~'"};, • I libri di hslo (n. 24). Calllfagna (n. 34 ) • L'anima i11poltrona (n. 39). Giuseppe Gallico. fl Siciliano (n. 4 2 ), Raffaello Piccoli. _ Pcrcl1t' /a lcl/cralura italiana Alfredo Gargiulo. Giorgio So r c1 (n. 26 )- sia popolare i11 llal,a (n. 34, 38). Giovanni Gentile. La rhiesa hcgclin 11a (n. 10 1 • Ildebrando Pizzetti. - I 11oslri ls/,/11/i Musicati Questù,11i peda,ffo_giclie n. 23). (n. 3 ,.38-43). Arturo Graf. - Discorso 11. Q), Gemma Harasim. _ Lctll·rt da Fiumt ln. z6, 39 , p). Giuseppe Prezzolini. - li giornalismo e la 11ostra rollura (n. 7, 11) • « // .1/ar-..ocro • !1· 2?, 2_2, 29) - Piero Jahier. - Cah•ino (n. 351 . Carcin all'uomo (n. 25). f,c/1,-rc a,1/'bcdilon (n. 31) G. Lombardo Radice. - lònlro In Smola 1111 ."" _ Il due in 11110 (n. 36). Lettcr,· Tricsli11c (n. 36, 37) n. i6) • l'11a ,•ore dal Sud (n. 19) • Le scuoi,· t/11- • Il 1'1anda11/c (n. 40). lio11c11//'Eshro (n. 2.!J · I l'rofcm,n fcdaot, (n. 2 9 1· Aldo De Rinaldis. _ La Biblioteca Na:itmalc di Piero Marrucchi.-Rudolp!, E11ckc,1ct'Allivis1110(11. 1 2). Napoli (n. 5 ). Salvatore Minocchi. - La rri<i del rlcro (n .\) • Gaetano Salvemini. - Cocò al/"C11inrsil1i di 1\·apoli Pcrd1l' muore il Cattolicismo .' (n. 9 • 0 la scuola della mala vita (n 3) - /..a Riforma U. G. Mondolfo. - lt .lli11ishro dr/la l'. lslrnzio11, dr/la Smota media (n. 24). (n. 2 t) - /A liquidaz~'ou~ del passalo 1~· 1 1 • Emanuele Sella. -Asterischi acrad{•1111"ri n. z, 4, 6, 24). Romolo Murri. - Sooa/Jsmo e .lfodcr111s1110 (n. 81 • T. . 1 . ( Glor11alis1110 d'. lrdtivlo (n. 2s) - Glorual/smo callo Scipio Slataper. - l..cltcrc ncs 111c n. 9, i 1, 13, fico (n. 42). . . 1 5, 1 9, 3Q). . . . Th. Neal. _ .\'01.,il(ìe anlimt!lù: (n. ,) ~ /.,e l'k:tom Ardengo Soffi.ci. - l' imprcssw111s1110 (' la p1tl11ra ., ilallaun (n. 16, 18, 20, 2 1) ~ Jftdardo Nossa (n. 12, 17) In. 1 5) • (;i,wtfc Giu s /i (n. z3) • (;iobcrh po st umo • lt Caso Jledardo Rosso (n. 32) • Capp,dlo 1 n. :;3). {n. 30) • Gior~io Tyr r clt (n 3 21· Tullio Tentori. _ Non mmi di a:io11cJedrralc (n. ! 1), Giovanni Papini. - L'l/11/ia ri<J>_o11dc '"·. 1) · Noi troppo odiallllllO .... (n. 6) . // vo,•wc seni/or,• 1/11• Alberto Vedrani. - I f11sli ddla psid,ialrin 1lalia11a /iano (n. io) . Il Ca.rduccit111ù1110 (n. 1 i)• li genio (n. 13, 15) • A1tg-11slo 1ll111ri (n. 28, 33). Ci si può abbonare sempre in qualunque momento volte àue soldi (e tre per l'estero} quanti sono i dell'anno e per qualunque periodo pagando direttamente alla nostra Amministrazione lanle numeri cl[e si àesiderano : minimo .C. 1.00. Numeri di saggio gratis. Si prega chi ha simpatia per noi di volerci indicare indirizzi di possibili abbonati e di rivenditori onesti. Bibloteca Gino Bianco

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