Vita fraterna - anno IV - n. 9-12 - 15 mag.-30 giu. 1920

VITA Fll.ATERNA Che v:ivi,da cosa.! In una sempl.i-ce .co.nti:nuiità, qual'e è per esemp-io· una p:e•nsio;ne, l'incontro si• può dare. D'itr!JPr<:>Vviso,sì! Non si .chiina forse il ca,pOi, t-r.a le a>e·rso1ne, qruivi? E' fatto! c'è i·l sorriso, che può srprigio·nans·i ! Etd es,s·o intr01du,ce e attira, s111ll'a,ttoo quasi, e -comunque corrnunii1c.a.Pe,rchè ihwero il 1s01rr.iso è fraternità. Che ,vivi:da .cosa! In, un momento a,blbiarrno intol'l!10 un'aitmos(era, la « faf!'}iglia. », il « n:i,do ·>;. E se volete v:i ·cantera,nn-0 gli ucoelletti tra •poco. Avremo il verd·e e il tCi-el·o.Fi·orirà l'a,midzia, subito, pokhè neJ sorri,so e•ra la remo,ta. cono,scenza nostall;gi1 ca, era l'am-ore. * * * Non po,s•so taicedo oltre. Di quelle vele, -d'i-co-,ch,e avanzano1e.nte sul .la,go. Così lente ohe, da ·prima, :paiono immobili. Poi si ve.de •che varnnò. Che van:no lente, ma certe, e anrivano. Co-si sono le fo-rze, sai, le forze d,el corpo e tutte. Ava,nzano, lente·, e non ·[)a•re, e ,inve,ce avanzano.' Cosi è o'Qgtrli l,egge d'o.gni cosa. La leg- . .ge, ecco. Anche quell'a nebbia che avvolg,e la cima della montagna, .an:ch'es1sa -com-e si diS1cosita e come s'a.lza J.enta ! ina s'al'za nondimeno. ·La' lentezza: che p-rofoin,dità, ·ch1.: gravità! Il pa1ss·o che è ·faitale pePchè è le.gg•e. Fatale ma doke, penchè sa·nto. Santo è ogni -O·ndiine. * * * Ma i due ci,pre-s•si :immob.ili della Via Appia antica! Ed io li miravo sfi,damtdoli, sfidan-doli a resi'Ste·r~, se potevano, ~mmobiLi. Potevaino! Res,~steva,no! E dovetti io ritornarmene, battuta. Ma io lo so, ciipressi, ohe •d1pe11-deva,dalla mia vista, che v-0.i muovevate lo stes,so, -che l'aria att,uava p,ure la s111•alegige, v.inc-eva su voi, .doveva piegairvi•. Io so il segneto ! : 'c·he .non sempre è dato vedere - che la leigg,e a vol!te avanza a~11corpiù l•fnta, e a'111corapiµ, e questa fatalità suprema l'o·cch.io .non arriva a P·.el'ce-pirla, ma c'è, si attua, ed è me-raviglia. E' mera-viglia, O cipressi ailtis·si!11Ìe lontani, ·o altezza di neq1ltà e d.i simbolo! * * * QueHa zona di sole. p,ic.cola, là st!IHa montagna, mentre qui ,p,iove·! .stanza .remo,ta di b-elllezza, soachiusa atl-o ·sguardo. ·come Ulna co1nfidetnza, come una prome1ssa ! E ti ri,cordi le striscie di sole, s,fav-illla,nti, sul mare, remote remote, mentre ,dalla •spia,ggia fino ad esse era. butto wn g,nigi•o! An,che •nl!'Imar,e della vita 1-e zone sple·nd·ent-i! e s.u-lle alture, sempre, se tu guardi! - i-I sole, <il sole amico. L. BibliotecaGino Bianco

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