Vita fraterna - anno IV - n. 7-8 - 15-30 aprile 1920

• 124 VITA FRATERNA vente a corpo politico l'Impero, sintesi del mon<lo-clàssico e della cristianità: è da tal fallimento che sono nati i vari moti centrifughi pei diritti' dell'individuo, per gli scismi, per -l'indipendenza del!,~ Nazioni, ecc. La Riforma; con la moltiplicazione delle setter la secessione amerìcana con la Dichiarazio-ne d'indipendenza, la rivoluzione francese con i principii dell'89, ·Ja rivoluzione russa col principio d'autodecisione, la Pace del 1919 con la sua moltiplicazione di repubblichette e riuovi staterelli in Europa ed in As:a, sono altrettante tap·pe nella marcia di questa filosofia della ..... disintegrazione, sulla quale, cot,:ne ben videro Hegel e Mazzini,. nessuna nuova Autorità puq àssidersi. La logica di questa filosofia è l'atomismo, -.l'anarchia, la balcanizzazione; una Autorità non può assidersi che su di interessi comuni, e questa filosofia - la filo-sofia dello scisma, del· separatismo, dell'autodecisione - nega che alcu'no sia stretto ad alcun altro da doveri ch'egli non possa rescindere. La seconda filosofia è quella che ii Percy chiama « èomMl,Qnwealth,'an,d Union », ed ha a su.e tappe Mii ton, Burke e Lincoln, ed è la toiwnwre d'esprib politica inglese, in conseguenza di tutta la storia britannica dalla Conquista Normanna in poi_ Lo ·spirito inglese, come il romano, è stato sopratutfo assorbito e plasmato dallo sforzo di govertiMe, di superare la difficoltà che gli uomini pro-vano a cooperare e a vivere tranquillamente gli uni accanto degli altri, e così è arrivato a una filosofia· di, governo che •hasa T Autorità sull'esistt!nza di doveri irrescindibili tra uomo e uomo, sull'esistenza di interessi comuni, sulla ·possibilità sempre - esistente di trovare un punto di vista superio•re a ogni divergenza e radicato nella comune umanità. E' una filosofia che, in un certo senso, ignora il cosidetto ,principio di nazionalità., perchè non è più obiettivo e valido che quello di tribù e di clan; e che d'altra parte lo- include' iJ.'..lsè e lo supera perchè fa risiedere la capacita politica nel senso di responsabilità che un uomo, non importa di. qual razza o nazione, ha verso un altro. E' una filosofia, quindi, che nega il diritto di secessione, come fece Lincoln, perchè vede in esso il diritto di negarè 'il proprio dovere verso altri. E' una filosofia che fa dell'indipendenza nazionale l'ultimo rifugio <legli oppressi-, non la norma suprema della politica internazionale; una necessità chirurgica, non un processo d'igiene. · Nella misura in cui l'In_ghilterra non è stata all'altezza Ji questa filosofia, si è avuta la secessione americana, si ,è avuta la questione irlandèse, puliulano qua e là ·agitazioni separatiste; ma. nella mi'sura ilri cui queste sono solo l'eccezione o SOl1J rimedfa,te,. .BibliotecaGino Bianco

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