Vita fraterna - anno IV - n. 7-8 - 15-30 aprile 1920

VITA FRATERNA l-er,emo tutti allora. E :non sarò io .a !Piangerne. Sa, la guerra rm •ha insegnano 'a odiar.e i 'IlOtri: cari fratelli del nord. - Ma come? - Sicuro. Non è ragionevole: ma. -è -eosì. Troppo belle, roppo ri.ache, troppo privilegiate quelle terre! Tutti i comuni, tutte le fraz:ioni di camuni, -coll-egatli fra loro da belle e nnnpie strade; e· noi ore e are di mullo. iGome :non misurare l' abbandono, -in cui siamo la,sciati? Ci dicono: è colpa vostra: non vi movet-e. E si si.- g:n,ore. Ma è cdl,pa. esser malati? Noi iamo come dei c.ac.hettici, come d-ei malaridi. E' inutile dirci: correte lavorate. Bis· gna pri ... ma, guari,rci. C è questa vollontà? Me lo dica Lei. A morire ci !ta'Jlllo insegnato. Ma a vivere? Sarà irragionevole; ma sapesse che odio fermenta qui cfuntrò ! Un fischio, un rumore di treno in arriv-0 ,e' mterrompe. I viaggiatori si precipitano : il dlottore mi stri:nge in fretta la mano. Il mio amico mi guarda stupito: Via! non, è permesso; - e souote la testa: - -povera + + + Il ristorante s1 e sfollato: il proprietario grida con v-oc-e carica d' imperio: Signori, sii ohiude, sii chiude. Bene, ci, eacciano via: a'Ildiamo nella sala d' a petto. - Non si può : chiuisa per riparazioni. - Ma eOITiechiusa? Si fa aiprire, se è .chiusa! P ...., non m1 far ,bestemmiare. O· ohe s' ha da passar la notte a!ll' aperto? - ·Ti meravigli? E' la quarta volta che mi ,capita in una settimana. Da ehe vi sono stam aliloggiati i soldati, le sale 'SOno ri1maste •sempre chiuse. /Che cosa ci vuoi fare? Ho pr-0t-estato in... vano. Su, su, inutile ar-rabbiarsii quaggiù. Senti il buon puzzo di sansa, -che appesta la notte! .Sono le <llieci e mezzo. Abbiamo per lo meno tre ore d~ questa -gioia. - E l1e sigarette che non si trovano, - borbotta irritato il mio ,comp¾ono, trascinanrlo sul mar-cicapiede le sue valigie. - E queste dove le lasciamo? - Dove credi, tanto! r , Guardo in un desiderio -confuso di Eber.azione il gra:ide tellato tr-emamte al soffio del vento invernale. Quanta aTmonia in alto, quanta disarmolllia quaggiù. Alcune· grosse nuvole s' acca.1cano ad occidente - ,ba:sta tlie non ,pfova ! - e mi riconducono alla memoria i versi, che •scandivo di mala voglia in isa.:ola: < Gli BibliotecaGino Bianco

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