Vita fraterna - anno IV - n. 7-8 - 15-30 aprile 1920

128 Qual fisonormal puiò mai avere un popolo, che foggia il suo spirito, J.e sue e111ergie,i:n ,questa cronica anarchiiai? In alto ile stelle ,sciinti11a,noignare, ·indiifferènti: ohe veleno [lei nostro •Sa'.ngue,1I1,ellanostra giovinezza ! Prendo ili mio amico 'Per il rbradcio: - V~diaimo se possiamo trovare q,uaJ~checosa àl ri'stora111,tie. + + + Un giovanotto - anelli a~le maJnÌi,si,g;aretta in bocca, cappeUo m testa - è tal •banco. - C'è .nl11!lada mangiaire? - Nulla. ' Come uu!Ua? I - Tutto term~ato. - Ma un pezzo di pan~, di ,cioccolatto,, llln •aran,cio? - Nuala: · COllll ,tutti ,questi ritaroi ,e ,perdite di ,coi111cidenza,.il .ristora,nte a sera ,è sempre svaJ!igiato. - E perchè non vi rifornite meglio? - E se ,il gotVerno non ci rifomiisce? Se la iprenda ,col governo !..... - Ma, per Ba,cco ! delle scatoJ.ette di sardine, de!l c_ioccolatto, delle conserve, potreste bene tenert11e. Quesfè iinfingardaggi:ne, non governo. Il ,gitcxvanemi gua,rda' mera vig;liiato: e' è quaJlcun,o qt11aiggiù che perde hl teIIl[)O ad irritairsi? - Se volete dei iilq,uori:,vii posso servi,r,e. Altro, ,ni,ente. + + + Ci sediamo stizziti 'III1 un angolo, st11llenostr,e valigie. Lei qua?. - Mi vdlto al •suono <li una voce conosciiuta. - Oh, dottof'e, come sta? A-tl!che,lei aittende iii treno? - Sì, qu1e!H:oper Na:p,oli, da ·sei ore. C'è da far. perdepe l!Ja piazie,p.za ai santi. Due occhi ,intelligenti mi guardaino ridendo: - Ci vuole il suo ,coraggio per tornare i111queste disgraziat,e terre. M·i. creda:: non e' è nul1la, nullia da fare: i'! male è trop.po •gmnde: ci: vuole .ili cafacliisma. 'E sarebbe :bastato •che ,spendessero 1 per noi quelfo che , si è speso in un sol e\iom,o ,di guerra. Ma il aattacHsma verrà. BaiBibliotecaGino Bianco

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