Vita fraterna - anno IV - n. 5-6 - 15-30 marzo 1920

II VITA FRATERNA la modesta opera di qualche ora .... Non bi,sogna scoraggiarle, non respingerle: importa che ciascun-a pr-enda il -suo posto di lavoro, che dia quello che può, ma tutto quello che può: che nessuna tpanchi di quelle ,trop,po poche anoor-a che intendono e sentono veramente il grande cocente p,roblema ! D'i fronte alla riforma ancora pratiicamente così lontana in I-' talia, non sarebbe realistico proporsi _di attuarla da un giorno ali' altro, mediante un decreto, con un' org,ani,zzazi,one ,compl,eta ma esteriore, che :non farebbe che aggiungere un atto burocratico e tr.orto ai troppi tali della vita italiana .... E' essenizi·ale e v,itiaJe invece stabi°lire e coltivare e moltiplicare dei piccoli campi sperimentali, dei p·icc0li esperimenti, vissuti, da _oui la riforma germinerà e- fiorirà più sicuramente che dalle deci!sioni e dai decreti di autorità compet-enti (forse) ma lontane. Bisogna insomma che la le_gge sanzioni qualche cosa che c'è già veramente - non ·c)1e si proponga dr creare quello che non c'è. · In questo senso, anche l'infermierato voliontario può e deve esser-e coltivato e nùgliorato, avviato a prepairare la riforma. Il volontariato delle in.fermiere potrelbbe -essere in molti caisi un avviamento alla professione, un modo di- provare la propria· vocazione e la propria attitooi,ne, prima del passo decisivo dell'entrare in una scuola-convitto che, in Italia, trattiene ancora molte Òttime sigl]J()rine dal darsi a quel1a carriera e incontra a'l1l0or~·troppe opposizioni a ,p.riori <falle famigli,e. Dovrebbe anche, l'infermi•erato volontario, formare una specie di corpo di complemento (paragonabile a quello degli ufficiali di complemento nell'es·ericito), di cui l'utilità sarebbe immensa non solo in caso di· calamità pubblica o di guerra, (quod Deus avertat !), ma pur nella vita normale, per aiuto neglÈ ospedali ·in tempo di maggior bisogn~, n,egli ambulatori e dispensari, per la vigilanza sanitaria donì-iciliar-e e scolastica, per la propaganda igienica ecc. Ma per questo occorrerebbe che anche le infermiere volontarie ricevessero una preparazione tecnica completa, non solo con corsi teorici, ma con coni pratici e tur-n,i di servizio reale in o-' spedali-scuole, diurni e notturni, 1,n cui imparassero i servizi di BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==