Vita fraterna - anno IV - n. 5-6 - 15-30 marzo 1920

II8 VITA FRATERNA La g;avità del>l'ora che volge, l'ammoftimento che ci viene <lai dolorosi fatti d'ieri, le inco,gnite •del futuro, devono darci la cos-cienza :dei nostr.i ,doveri e ,della nostra missione e la forza per degnamente assumerne la resJPon·sa.bilità e gli oneri. Il « vero disagio» dei· nost'ri temp•i non è solo economico e sociale, ma anche «morale>> e « S\l)iritual·e >>. L'uomo se111Jbra aver :l)er-duto la sua anima, aver i])enduto il •suo Dio e ben potrebbe dir i che « segno -dei tem,pi >>è il .meccani,cismo imperante ovunque: è qui l'origine vera del ma.le, la più profonda causa <lella spaventosa crisi che l'umanità attraversa. Iniziare un movimento di pro;paganda · e di azione che abbia per s-copo centrale, i])er l:inea di sfondo, per direttiva SUJ)rema, ciò che in altri movimenti femminili ,è ,generalmente posto come scopo .se-con,dario, linea <li dettaglio e talvolta anche ·promosso con fini troppo parti,colari'Stici: La_ spiritualità della vita, ecco l'ideale che ci sprona: Vogliamo la luce, l'aria, il sole. Vogliamo eoO]perare. all'avvento d'i una fede che fortifichi ed ,e;levi, fede sincera e r·azio.nale. Vogliamo coO]perare alfa santa opera d'innalzare e nobilitare la concezioi1e ,dell'amore. VogEamo. portare. un soffio d-i vita più puro, ipiù semplice, •più sano. Il nostro programma è fondamentalmente religioso; ma noi non intendiamo muovere in favore ,di questa o di quella particoJai,e religione costituita, vorremmo semplicemente ridestare nelle ani·me il soffio della religiosità - ridare agli umani il contatto con Dio. - Due granrdi leggi regolano l'esistenza: Legge d'evoluzione e leigge ,di « ca-usalità morale>>; un filo d'oro scofre attraverso ogni reLigione, attraverso tla vita e gl'insegnamenti <li tutti i profeti, veggent~, sa,,pienti e salvator'i nella· storia del mondo>> - rikvare' questo filo d·oro, fare o,pera d'integrazone e di unione, comiporre ,in armo-nia, nella luce dello-spirito, le ap,parenti contradc!'zioni delle forme, portare la tolleranza, la stima, la benevolenza -re·ciproca, questo desideriamo fare o tentare ,di fare. Vorrernmo -che l'uoi110 si r,isentisse in arn1011a co.ll'infinito, che rie-du,casse sè stesso a,d a•scoltare la mi·steriosa vo-ce della Natura, che imparasse a r,itrovare la sua vera vita nella vita dello spirito e nemo spirito egli sentisse la fratellanza universale. Perchè !a fratellanza umana, secondo noi, va realizzata anzitutto, ne,lla comunione delle anime. La nostra via pro•cede ,cioè da ciò ,ch'è interiore a ciò che è esteriore ed è qui il ,divanio esi,stente fra 1101·e chi, pur ,pro/I)onendosi un id'eale ,di fratellanza e ,d',nnionc. proce,de per la via OW)osta della forma, ,da ciò -che è esteriore a ciò che è interiore. 'BibliotecaGino Bianco

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