Vita fraterna - anno IV - n. 5-6 - 15-30 marzo 1920

Milano- A·nno•IJ. 15-30 Marzo1920 - N. 5-6 VITA FRATERNA - RIVISTA QUINDICINALE DI STUDIO E DI AZIONE Abòon.-annuo ordinario L. 10 =::JQ=, Jbbon. annuo sostenitore L MS Un caso d' influenza NoTella: Quel giorno Giovanni Daverio non i sentiva bene. A varie :riprese era stato colto da brividi di freddo; un mal di capo sempre più- in istente lo opprimeva;_ aveva la gola riarsa, e frequenti colpi di, tosse gli schiantavano i! petto. Tutto il iomo aveva tirato avantÌI a lavorare; ma, giunta la sera, non si e·ra proprio sentito dÌI andare, come il solito on Piolti e Verga 01 mangiare ali' osteria; li aveva salutati ali' uscita <lei magazzino dov'erano imp~egati tutti e tre come fattorini, e se n' era andato, barcollando, a rintanarsi nella sua < cuccia >, -come chiamava irosamente la branda che occupava come pigio111alein -casa della vedova Schia:vi. - Che co a c'è stasera? - gli chiese questa, tutta stupìta nel vederlo rincasare -così per tempo. on mi sento bene, vado a letto. - Madonna Mad'onna. avrà la spagnola, JVrà ]a peste bubboni.ca, avrà la ce/alite! «Imbecille!> borbottò Giovanni, e senza degnarla d'uno sguardo passò nella stam:a attigua dove si buttò, bell'e vestito, sul lettuccio. La vecchia Schiavi cont4Iuò a -brontolare, protestando contro le malattie, contr,o chi le mandava e contro -ehi i permetteva di prenderle, ,pure essendo inquilin,o fa casa d' altri. Ma, dopo un _poco, presa da una JSq>eeiedi rimorso, socchiuse l'uscio e gridò: - Vuole urr caffè forte? .... - Non voglio niente, mi laser in pace! - Tanto meglio - borbottò la vécchia, felice di non essere costretta ad a-ccostarsi a quel letto. Ma Gi'ovanni voleva..... oh se vo1eva ! Come aveva fatto a dire che non voleva nulla? Voleva, volev0l... tutto _il suo -corpo si contraeva in uno spasimo indicihile per raggiungere qual-che cosa -<:he voleva e che non poteva raggiungere. Ardeva di febbr~; il Biblioteca Gino Bianco

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