Vita fraterna - anno IV - n. 3-4 - 15-29 febbraio 1920

,68 VITA FRATERNA tadina, la rivoluzione russa ·ha proclamato i di-ritti e i dov-eri del'la coll-ebtività ·lavora1trice e consuma,trice. C'è dunquie un progresso che dalia forma va venso la sostanza, che dalla menzogn-a convenz-ionale ,c\emocra,bi,cava _verso Je. pif.i prnf,on<le radici realisfrche della soc.i tà, Sì la riv,oluzi,ane russa ha ,pr-oclam.ato due principi fra .Jor.o l·egati: che chi non lavora no•n mangia e che chi non lavora non può pa-rte-cipare alla vita politica aittiva del .paese. Questi due p.r;nici·p,iriassumono '1'anima stessa cl-i tutto il movimenito ». Conviene esporre inti,ero i·l ip,en-siero del deputato sociaiista ufficiale sul c-o-ncetltopoJitico informatore dei Soviety ·« Che cosa sono quest'i famosi Soviety di cui tanto leggermente si par.la? Sono organismi preval-en•temente amm· 1 ni• trativi alla periiferia e p-rev-a.!ernt,ementepolitici al' cenrt:r,o, basati sull'uso il più largo del suffragio .popolare, ,iin quantÒ tutt-i sono e1e:ttori a 18 anni. uorn-in,i•e donne, senza dishnzione di conf.essione e di nazfrona.J.ità. Ora, come ho accennato, uno dei caraitt-eri più tipici del sistema, pe · cui 1-ospi-rito del suffrngi,o popolare ,msso sii disitingue del suffragio popol•are delle democrazie borghesi, è. che -chi non è anco-ra lavo,ra,tiore non dive-ruta un •cittad'i110,cioè non può partecipare al Gov-emo della collettività dei lav,o-rato-rì. Il criteri•o• della esclu ion·e elettoral-e, onorevo!li co'.,leghi non è un fenomeno nuov•o. S01trt:oaltri aspetti, ben meno giustifi.cabili, un'altra. -esclus-i,one fu dai vost,ri predecessori teorizzata a loro difesa, per oltre un s·ecolo, -i,nrt:utta l'Europa. Esaminate, onor,evoli colleghi, -il sistema elettorale •che d'ivenne prioprio della borghesi-a quando conquistò il -potere, pol~tioo in, Inghilterra; o quell,o, adottato dalla borghes·ia francese do-po la vittori•a. della grande rivroluzione. Mi Emi'~erò a rl.icorda-rvi, che fra l'ottobre ed il dicembre del 1789 la Assemblea naziona·le francese, di cui voi tutti siete g\.i eredi non so qua-nto ooerenti, inltroduceva, fa famosa d:i tinzione <lei diitt-ad,ini ,a1Jtivi e dei cittadini .passivi. Erano, cittadini a,ttivi ,quel-li che, non sol-o avevano il diritto alla prote21ione del\.e leggfr, ma avevano il dirirtrt:od-i con,correre a farle: In pratica i :cittadini a,ttiV'i erano soltan1to i· possidenti. E' Slt!a'.tonecessario un -perio'do secolar·e di faticose oo-nqu.iste, perchè \e classi lavoratriici, le das~i 11011 posSiidenti d'Europa abbi-ano potuto p-oco a. poco st·rappar-e -o-rescenti· ecr:'!zioni · a que ,t,,) principio esclusivista. · Non era dunque - quella creata dalla bOII'ghesia - una esclu- .sione ,c,asuale; era una esclusione lega-ta alla essenza ste3sa della BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==