Vita fraterna - anno IV - n. 3-4 - 15-29 febbraio 1920

5o VITA FRATEIWA I vate e qu·indi aumentando sempre pi·ù le difficoltà ed il rialzo dei prezzo, cootr.o i calmieri, j, decreti, le grida, :e ordinanze, i monopoli, i consorzi, che soffocano fa. concorrenza ed accrescono i profitti dei pescicani. · « I nostri padri, che cotanta briga si diedero per la sicura e faci!.e -sussistenza del popolo, hanno col 1fart:todimostrato che i1 troppo studio e amo,re dell'ordine è soventi volte funesta cagione di disordine. Infatti non vi è regime in Europa. dove come nel regno nostro si prendono· sin da tempi' <l'.ntichissimi tante delic_ate precauzioni, e tanti sottili provvedimeniti si facciano perchè ciascuna pop,olazione del medesimo resti ogni anno, og.ni giorno la,rgamente provvedu,ta dei necessari viv,eri, e a p.r,ezzi oonv-enienti e discretissimi: ma ,a;ltempo stesso, stato non vi è forse in Eurnpa doore ·l'agricoltura sia così h-nguida ed imperfetta. dove sia. ·tainto f.requen,te il flagello della fame, e <love i·l.pubblico, cons·iderate le particolari circostanze, oonsumi il grano e l,e altre vettovaglie a prezzi poco naturali -e qualche volta, strabocchevoli, come in questa famosa e tanto celebrata patria di Cerere. La comunic.azi·one dei rispettivi· prodotti d'industria dev'essere assolutamente libera in ogni tempo ed i·n tutte le circostanze, perchè tut,ti s,oddisf:accino ai loro bisogni nella miglior possibi1e - , maniera. Quando i viveri circolano con ass-oluta libertà e senza queste barriere ed od~ose privative, si mette equabilmente in pieno e rapido movimento tutta. ·1a massa circolante, si equi\oibrano i bisogni di tutti ed i mezzi di soddi·sfarli, e cresce -il numero <lei vendirt:ori con real.e va.J11ta-ggi,oe profitto del povero consumatore. Più si regola !"annona, peggio si fa, e• i:! miglior partito è quello <li abbandonare pienamente la cosa a sè medesima. » (I) · Nè trascura il probl,ema dei· pr-ezzi, ossia. « cLiapporre il giusto e convemevole prezzo, perchè non rest•i oppresoo il popolo dalla semplice im:lliscreta. cupidigia dei venditori. », ma osserva che ,questo non si può determina.re, perchè dipende da un complesso .di circostanze di cui• non si può a:vere fa complei1:a·ed assoluta conoscenza; e con Arturo- Young definisce il « prezzo giusto d' ogni cosa que1lo che è, quello cioè che vien determinato da,1-libero corso de'! commerc'Ìo. ». · • · Libertà d'indusi'.ri,.t, di commerci.o, di lavoro, di politica: ecco la visione 9ociale ed economica del Balsamo. (r) P. BALSAMO - Op. cit. BibJiotecaGino Bianco

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