Vita fraterna - anno IV - n. 3-4 - 15-29 febbraio 1920

7:7A FIL\TERNA 49 ta1isti e manifattori a introdurle e migliorarle, rispondo a c10 che in que to caso il rimedio sarebbe di gran lunga più nocevole del disordine che s'intende d:i riparare e di correggere. Poichè questo sarebbe la cagione di un monopolio rovinoso per i con umatori, che sarebbero costretti, -per mancanza di concorrenza, a comprare a pre~zi esorbitanti e a.tissimi. II consumatore merita tutta la considerazione della pubblica autorità, come il prodUJttore, ed è inQ"jus,ta ma;! intesa politica togliere due al con umatore per far guadagnare uno all'artiere o fabbricante. , on conviene proteggere o favo-rire le manifatture domestiche per mezzo di gravi dazi su11a importazione delle medèsime manifatture, perchè tutti i,ffat i pesi ricadono sul consumatore, e per 'Ilutla. giovano alle fabbriche nazionali, le quali non hanno bisogno di privilegi e faVJO·ri traord'inari opra quelle delle altre nazioni, perchè ne hanno aqbastanza naituralmente, come il risparmio delle spese di tra porto, <lelle a sicurazioni, delle consuete domande di uscita e di entrata, la mancanza del ri chio sempre inerente alla importazione di prodòt:ti di paesi lontani, la maggior faci~ità ndle incette e cento altri: di modo che se sostener non po&- sono la concorrenza d'elle straniere, è a tenere per fermo che ciò succeda per qualche vi-zio radicale che non può in conto veruno rimuovere e superare che con indurre inali maggiori nello stato. 'La libera concorrenza n011 è di .alcuno danno, ma è :invece utilissima, perchè è cagion·e di abbondanza e di buon mercato deUe merci che noi non fabibrichiamo, e per quelle imili alie nostr-e è sprone aH'attivitt:à non sO'lo. ma anche a far meglio; quando la merce circola oon a oluta libertà, senza barbare ed ~o e privaitive si mette equabilmente in pieno rapido movimento tutta. la mas a circolante, si equilibrano i bi ogni di tutti ed i mezzi da od-disfarli, e ere ce il numero dei venditori con re-ale vantaggio e profiltto del povero consumatJOre. Siffatto principio di odio o e ributtante suìpsismo, che regna, è cagione dei più rei e perniciosi monopoli, e se ne abu ano con effetto i grandi e i potenti a danno dell'agricoltura.> (1) E pagine pur vive palpitanti d'attualità son quePe che parlano della politica annonaria e di approvvigiO'rlamen i.; embra siano state crittte contro l'attuale politica dei ·dittatori dei con umi, quali ·lottano contro il caroYiveri parnlizzando le iniz"-ative pri- (r) PAOLO BALSAMO.- Memorie 'inedite di pubblica economia ed agricoltura, volumi due. - Vedi cap. • ulla influenza delle !egri nell'a.rncoltura •· Mem9rie scritte nel r80I, Palermo, 1845. ~ " Biblioteca Gino Bianco

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