Vita fraterna - anno III - n. 22-24 - 30 nov.-15 dic. 1919

l VITA FJL",URNA 3g7 <i.ere al grande sacrificio e cne non era pm m: ~& per cui si era <letto ~i soldati che dov-evano combattere. e u civa chiaro il contrasto 'fra Jo sp.irito con cui si era combattuto e vinto campo di battaglia e lo spirito con cui si era diretta fa politica di '!roetta dalla qapitale e perdute 1e trattative a Versaille . Eqco che al_lora quegli ideali che erano stati concramati come finalità! da raggiunger.e attraverso la guerra e che non avevano trovato nella pace la loro realizzazione apparivano come menzogne diffusé collo copo di infiammare l'anima buona del popolo, affinché avendo davantii un'idea di giustizia a cui essa è sempre sensibile per everasse nel sacrificio. on si poteva du que più credere a coloro ·che avevan predicato la fede ne la guerra e non avevano poi"' saputo e si stessi e er fedeli allo pirito col quale dicevaih.o di averla fa<tta. Allora avevano ragione coloro che l'avevano a'vver ata, coloro che che l'avevano de i~a a -come una peculazio'.ne della borgne ia capitalista coloro che rivendicavano il propri-q passato neutralista. Qtjesto ragionamento' invero semplici.sta - anche se in e o v·er.a. qualche eìemento di verità - venne fruttato dalla propa- - ganda jelettorale dei partiti estremi cominciata as ai prima della immed ata vigilia delle elezioni. Si mirò a confondere 'impotenza di una categoria di governanti che avevano ancora la mentalità arretra a del poli icanLi - mo d41I'ante-euerra con tutti coloro che nella guerra· avevano credutct e. ohe per la vittori-a avevano ao-ito e combattuto con fede e con pnestà di co c~nza e di pr-opo iti per farne sor ire il ri u - tato m•gliore per l'avvenire di tutti i popoli. • if fece vedere da una parte tutti queKi che a,evano vo uto la guerra con tutti i suoi sacrifici, i suoi, lutti, le sue delusioni; dadl'.altra coloro che l'avevano avver ata e che avrebbero risparmi' to al popolo tanta sofferenza. Si fece vedere da una parte I incapacità a realizzare degli ideali troppo a lungo proclamati, la peculazi~ne pescecanesca, la cupidigia imperialista foriera i nuove conflagrazioni; dall'ailtra a negazione di .ma guerra che aveva dissanguato e stancato enza dare i frutti prome si e peré ti, la negazione di tutte te guerre, la vo.ontà di reazione all'ordi e borghese, la promessa di un ordine nuovo che venuto dal -popolo ne ascoltasse la voce e ne tutelas e fel:evazione_ In questo stato di co e non era po _ibile riaffermare di fronte ad 11na ma_sa stanca ed esacenbata tutta la somma indi_truttihiìe di valore della vittoria italiana, tutta -l'idealità contenuta nel acrific(o di quattro anni: riparlare di una patria che doveya e;;sere Biblioteca G no Bianco

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