Vita fraterna - anno III - n. 20-21 - 31 ott.-15 nov. 1919

VÌTA FRAT11RtfA foste quando_ si aveva il nemi·co in ca,sa, che no;i p 1ovavano nessun desiderio dì sentire un discorso pr,onwnci-ato da chi non era mai stato alla fronte, .mentre loro ecc. ecc. >l -. Veduti vani i miei tentativi di ricondnrre lui e i compagni a p~ù miti co.n·sigli•, li la.sci.ai coi loro musi lunghi per badare alle faccell!(ie del re•parto, ma il mio dispiacer:e di ·non vedere quei tre partocipare alfa fe,sta che si dava .i,n onore dei valorosi - si rivelò loro certamente nell'espres.sione grav.e •di mio vi.so, nelle mie brevi ed ascutte parole - perchè, a mezza mattina Campi - dopo di essersi ·consultat.o coi compa,gni: - mi· di.s,se·,co-11tono mutato: - « Sign,orina, per non darle dispiacere, v·erremo fuori anche noi,. » - Ma s.i affrettò a soggiungere quasi a dimi1t1,uire la sua concessione e perchè io non me ne rallegrassi-· troppo. - « L'avverto però che &e nel -discorso trovo dei puntt che non mii« va•nno ll;·mi alzo a prote,stare. >l :, Iò riSi: mi seinti.vo tanta :serenità in cuore! Ve•nnero· fu(?:ri i « d.isside,~fi » salutati con gioia dai compagni i quali si. mostravano pieni' di premure verso di loro come verso i pi:ù de,gni di onore perchè tanto av·eva,no s•offerto e tanto s_e,nsibilmerite portavano le impronte delle ferite glo·riose. - Campi ascoltò il. discorso çon grande attenzione e ,senza « p-roteste >l. So1o alludendo ad un pas.sag.gio i.n cui e·ra accennato con alte parole di orgoglio al fatidico motto degli alpini: - Di qui 11011 si passa! ,- . (quale Lu-cedi' .gi9ia brillò negli occhi ,di Mare Ili il valoroso alpino ,decorato della meda.glia dt -bronzo - anima.to questo figliuolo da un così alto .spkiito •di corpo - da credere' possibile a-1~cheil fatto . più « impo.ssibile » se compiuto dagli alpin.i nel valore •dei quali nutriva ·una .incrollabile' é .smisurata fede!). mi dis.se: - « Sem1)re gli ·alp~ni•! A loro, il primo post~. Il povero fante, cacciat~ in un an,go·lo, E si •che 'tu.i di vita_ ne ha addosso e. molto! Il fante dopò morto fa. a,ncora tre salti». (era questo il suo motto pre,ferito ). · · Ma l'ind.igna~ione ,di Campi, non resse davanti ad un abhondanr te pi11~to d.i risotto che com.parve In tavola. Quando poi gli ebbi « assi<curàto ll che la faintéria era ,dovunque apprezzata al suo giusto valore, ,si abba1t1dooò éon la gaiezza di un fan·ciullo a quell'ora di fe.sta. · Povero figliuolo! Un gi,orno in c~i gli di.ssi, che c'era _in,lui la stoffa.di un ribelle, s'impennò. - «Ribelle?! Ma un buon soldato,. però signorina!>> disse. con fie;rezza. Biblioteca GinoBianco

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