Vita fraterna - anno III - n. 16-19 - 31 ago.-15 ott. 1919

VITA FRATElbA - enonchè anche codesto fenomeno ·ha il· suo rovescio gro•tcsrn . .Aprite i ,giornali, sfog1iate le riviste, tendete l'orecchio. Non si ripete ovunque con nuovo calore un'antica pa:roi'.a? · i pr damano le urgenti rivendicazioni deL sesso. · E codesto fermento mi sembra significare qualcosa di più CÌH: un'interessante ,polemica occasionale. In fondo a tutte le sfacc-ettature retoriche della questione' intravvedo gii indizi d'tm'a-cerba i-nq'tlietudi11e. E.d è forse un'inconsapevole crisi di cosc:enza che travaglia uomini e donne e gili uomini più delle donne. Anche codesta dev·essere - me lo perdonino ,i negart:ori della -g-ncrra - una solenne affermazior:c della gue:·ra. Varie e molto dibattute sono le opinioni in proposito tra gìl uom.ini. Lo spettacol-o in com1)1esso è abbastanza grottesco. Si ha l'impressione che una moltitudine <li essi si mt,t0va per la prima volta a la scoperta dell'altro sesso. · Da ogni parte giudizii e confessioni tradiscono una sconso- - Ia-nte impreparazione. Nemmeno g'.i esperti di scienze biologiche, !ì:o•sofiche e sociali, sembra facciano per. ora una beJ.la· figura, chè '-e g,]i nom:n,i com.un.i erano per lo più usi a valuta-re innanzi tut-· to il grndo cli conforto offerto da la donna g!i eletti s; shizzarri- ,·al,o su made'.Ii fantastici campati nelle nuvole delle loro astra- -zio:1:. La donn,t i-ea'.e - essere costituhvo con l'uomo deil'Uman,ità - è ancora sotto molto aspetti un'incog,nita. Qualcosa come que - :· -\raba Fenice di cui tutti narravano ie meraviglile e nessuno aveYa mai vista. La letteratura cli tutti i tempi è esuberante di romanz,i e cli (!ram.mi a protaig-onista in gonnella, ma quei romanzi, quei dram,- n• i:1 genere non sono viceversa es.uheranti di umanità. (L.a' fi11- -zio11eplagia la realtà). Io in fondo ci piglio gusto a leggere le pit accese polemiche cli questi giorni. Un po' mi sento scottare di rabbia. ma poi mi consolo a rom1bra deHe induzioni logiche. La pole 11ica irnfatrt:i è già per 1se stessa: un sintomo fa,·orevole. Socrate - che io amo - aveva in essa una fede illimitata. La signora Hayd:ée ,è del parere che la donna sia vittima d un po 'di stu1pidità mista ad u11 po' di senisualità. Il- giovane Rrcca dichiara senz'altro che la donna è qutl::L che è ed è meglio lasciarla ed amarla come è.· L'onorevo:'e ·Ca.pipa invece bollan<lo l'èra nostra .con l'etichetta fii Ta',cle presagisce ~I fi.torno di Beatrice. Biblioteca Gino Bianco

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