Vita fraterna - anno III - n. 16-19 - 31 ago.-15 ott. 1919

VITA FRATERNA 28 \fa ogcri 1e recriminazioni non _ervono che ad ofiu care, sopramrto aill'estero, la porta a di queiratto, che - e ,pure vi ahhia o èontribuito elementi di militarismo impuro - resta empre come protesta della co cienza nazionale contro l'ingiu to proce-- c1:mento delil' I,ntesa contro Fiume, e a traverso Fiume contro di noi. tutte le col,pe del no ero Governo qon en·ono a criu tifi.care l'abu,so dl potere comme -O contro una città, che ha, durante tutta la :ia scoria. difeso con pas ione e orcro.,.lio le proprie libertà comunali, e che ogo-i i è _entita imporre - come nel pe gior peTiodo della dominazione magiara - lo scioglimento del proprio consicrlio nazionale. La. pedizione dannunziana è un atto impolitico, è vero; pone ri alia in una s:ituazione peno_a di fronte ai uoi aileati. veri-- imo. _ fa non è oggi il caso di giudicare nè chi ci ha condotti in questa via en.za uscita. nè chi i è a_ umo la re ponsabilità di un·iniziafr,a 1 grave. Dm·ere -di tutti è oggi di far ri altare la fo~za ideale, la volontà di re pìngere un'ingiustizia, che ha indo ti que ti oldati, questi ufficiali ad affrontare erenamente; g:010 amente la severità del codice militare. 11 resto a poi. E que to dovere incombe opratutto a noi, che fin dalla prima· ora ponemmo in guardia il popo1o italiano contro le con e- !{uenze d"una polatica fatale, e quindi non po iamo e er accia i di e altazione nazionalista. e che nuHa tralasciammo per arrivare -aù un attordo con i no tri futuri confinanti dell'al ra sponda, affìnchè _ulla o uzioné adriatica non s'intromette ero i più témibi.i. i popoli non adriatici. Purtroppo le formule· conciiiative 0110 naufragate. e la responsabili à non _petta solo al governo italiano. ma altre ì io diver a mi-ura ai j ero lavi e agli alleati. :vt:a il pa sato-è pas ato. Ogcri il pre ente.ci mo tra una città pe:· fatti antichi e recenti a tal punto esa perata da rendere ·impo,-ibile un as etto paicifico e dura uro dell'Adriatico enza il uo pa -- ggio - ia pure senza ret:-oterra - otto la ovranità i aliana. Per queglù stessi ideali. per cui durante tutta la =erra comha emmo. alziamo la nostra voce per chiedere - forti del n<r , r passato - alle democrazie alleate il ri_petto della volontà di· quel piccolo lembo. di terra italiana che. _ crificata, rappr enterebòe certo domani il germe di nuovi conflitti e di nuovi lutti per l'Europa. Ùmberto Zanotti Bianco. Biblioteca Gino Bianco

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