Vita fraterna - anno III - n. 14-15 - 30 lug.-15 ago. 1919

VITA PllATftJfA rettiva di gran parte della politica interna, mentre potrebbe agevolmente raggiungere i veri scopi per cui esiste lo Stato, la tutela dei cittadini all'interno e aJil'estero nelle quali parole è compreso tutto un programma vastissimo di attività e di energie feconde. Vis. Per il popolo Fare. « Educhiamo i nostri padroni!))_ - Ecco un libro che (salvo la stranezza del titolo, inadatto, a parer mio) non si può leggere senza sentire ravvivarsi nell'anima la fiamma degli entusiasmi più puri, dei desiderii più nobili, dei «sogni>> più arditi! E l'onda di gioia, d'ammirazione, di simpatia che ci_pervade, si fonde col sens,o doloroso della nostra inferiorità di fronte a popoli più evoluti, e coll'ardente nostalgico bisogno di fare anche noi qualche cosa; oh, non certo i miracoli di sapiente amore compiuti dagli apostol-i del bene, di cui narra il libro del Pioli, - chè non saremmd da tanto, nè forse il nostro popolo sarebbe ancora preparato ad approfittarne; ma almeno qualche umile tentativo, qualche nostra iniziativa minima, o dare la nostra cooperazione ad iniziative maggiori. Pe.rchè, anche 'il nostro popolo sarebbe avido di sapere e suscettibilissimo di educazrone superiore; ma, di-sgraziatamente, la, lunga abitudine a falsi sistémi d'istruzione e d'educazione, creando inveterati pregiudizi e deplorevoli pigrizie ·spirituali, ha distrutto, o sopito profondamente, ogni moto spontaneo di autoeducazione, ogni sforzo intelligente e vo'lontario verso alte finalità consapute. Da noi, l'educazione domestica è (nella maggior parte dei casi) ·capricciosa; e quella scolastica è superficiale, quando non è una ·pura apparenza, una mostra, qualcosa di accademico e di assolutamente sterile! L'educanda, com'è naturale, se ne appaga: non cerca di essere, ma di parere: studia (cioè finge di studiare) per i « voti di merito)), per la ·«promozione)), per il',« di_ploma >>: infine per un interesse banale, - coerente ai miraggi utilitarii fattigli balenare alla mente da una gretta educazione materialistica. • Quale contrasto 'con. quegli studenti operai inglesi che stu-. diano ,attraverso disagi e •sacrifizi soltanto per 'elevarsi moralmente, per essere uomini, per « dissetarsi alla fonte>> della coltura, e che rimangono indifferenti ad ogni « di,ploma o certificato>> degli studi fatti I Noi non sappiamo considerare !'educando (sia scolaro, sia, protetto, sia comunque un fratello bisognoso d'assistenza) come. un an:ilco: immedesimarci delle sue circostanze, partecipare alla Biblioteca Gino Bianco

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