Vita fraterna - anno III - n. 14-15 - 30 lug.-15 ago. 1919

VITA FRATERNA mi sopra tutto. Bisogna fhe lo Stato torni alla sua funzione politica e si liberi da una quantità di doveri che gli furono mala- . mente imposti. E qui s'affaccia la quistione del decentramento che all'alta burocrazia romana tanto disrpiace. L'Jtalia ha ·una tradizione purtroppo il più delle volte doldrosa, _di am_pie e feconde autonomie. Fu questo il bene e il male dell'ltalia, perchè l'autonomia intesa nel senso geloso e gretto degenera in particolari simo, in provincialismo e in, altri vocaboli in ismo tutti danno i e avvelenati. fa, evitato il pericolo del particolari mo, l'autonomia pre enta vantaggi immensi in quanto lo tato, sollevato da compiti che non sono i suoi, potrà realmente dedicarsi al compimento della sua missione storica. Il nostro paese poss~ede già delle circo crizioni alle quali il vecchio legislatore - preoccupato di riordinare in fretta l'Italia _poco dopo la sua unità - non diede ne suna importanza e che ora riprendono la loro forza che vien loro dalla storia: sono le ragioni. Ogni regione ha una sua vita e una sua fisionomia. L'Italià invece fu costretta a ve tire quella specie di camicia di -es o che è la circoscrizione provinci~le retta da funzionari ligi al potere centrale, sovente disorientati e soggetti a trasferimenti e a sbalzi da 11ord a ud. Una a semblea regionale invece, composta di gente tecnica, esperta, che non fa della politica, darebbe alla regione nuovo impulso di vita e creerebbe in Italia delle cfa i dirigenti che fin'ora non ci sono mai st;;J.te, non pe.rchè manca e la .capacità nei cittadini, ma perchè a~ governo non interessava che si formassero queste classi politiche forti e coscienti della loro forza. Bisogna pur sempre pensare che la coscienza italiana si forma soltanto adesso; e que to bisogno di rinnovamento, che pervade ogni classe ociale, è appunto il segno che questa co cienza nazionale è matura. La missione torica ~ella regione rinascerebbe con 1m carattere pienamente sociale .i!ntendendo con queste parole di la ciare alla regione ricostituita tµtto quanto riguarda l'applicazione delle leggi sociali, il lavoro, le opere di intere e pubblico regionale, concedendo alle regioni di comportar i secondo la loro posizione geografica, il loro svilu;ppo agricolo o indu triale. E' inutile pretendere di legiferare da R,oma in maniera uniforme per la Lombardia e -ver la Sicilia! (1) Rimarrebbe allo Stato - liberato co ì da una congerie d'af~ fari che lo soffocano - una altis ima funzione moderatrice e di- ( 1) Un movimento verso il riconoscimento dell'ente regione incominc a ad •-p.pari-. e anche attraverso il gretto conservatorismo del legislatore. Avremo presto de.gli uffici regionali di statistica. E' poco, ma è abbastanza per vedere ·come si incomincia a capire J"importanza di questo ente geografico e storico. Biblioteca Gino Sia.neo

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