Vita fraterna - anno III - n. 14-15 - 30 lug.-15 ago. 1919

VITA 1'.llATHHA L'appetito ·tornò, formidabile, tornarono le belle trasparenze rosee sotto la pelle bruna, ma il soprannome res ò come rimasero le tenerezze, e le carezze, e gli abbracci. Poichè Giulio, almeno cos,ì crede la sua mamma, non potrebbe vivere senza queste manife- · stazioni quasi violente di un'e pansione irrefrenabile. -Prima viene la mamma. la qua.le, a volte, sotto {!Ue!Ja valanga di figliuolo. che la stringe e le si rove eia addos o con tutte le proprie forze, non può a, meno di protestare: « Ma non sarebbe meglio che mi volessi un po· meno ben-e?». E Giulio a serisce di no, cuotendo glorioso la sua te ta rotonda, é ripetendo trionfalmente, tra un bacio e l'altro: < .famma !> con un accento così pieno, una voce così convinta, e un visetto così irradiato d'amore, 1:ome se quella parola compendiasse per lui tutte le beatitudini terrene e celesti. La sua mamma ! Malgrado questa adorazione, accade pur troppo al piccolo, OO'ni tanto, di affliggerla o di inquietarla. Egli ha un cuore. d'oro .. una tendenza innata a voler vedere tutti felici intorno a sè, ma anche la sua volontà è gagliarda, e non sempre si ferma in cose fecite, e le sue gambette sono così irrequiete che spes o lo conducono pr'ecisameQte dove sarepbe tanto utile non andare, e le sue manine ... ahimè, quante volte le sue manine cedono alla voglia di toccare. di g~a tare, persino di levarsi minacciose sulla sorella ! " Vi ono giorni in cui tutto ya li cio come un olio e l'atmo fera della più placida armonia regna nella casa. Tutto dipende dal principio. e la mamma se ne accorge subito, quando, chiamata da un dòppio squillante: « Sono veglio. sono sveglia!> entra nella camera e -spalanca la finestra. < Ah, che bel faccino hanno i miei bambini ! Si vede proprio che oggi vogliono essere la consolazione delta mamma ! ». E tutto protede a meraviglia. Il bagno viene preso e i vestitini infilati con la più pacifica allegria. Solo qualche sgambetto di troppo. qualche piccola fuga qua e là; ma sono la prova della bu<r na dormita e della perfetta salute! Anche il caffè e latte sparisce senza proteste nè commenti. I due mangiano uno di faccia all'altro, seduti ·alla larga tavola di cucina. protestandosi reciprocamente la buona intenzione di aspettarsi, per finire insieme. E tra un boccone e l'altro, vengono stesi i progetti per la mattinata. Giuochiamo a .papà e mamma! » propone la Giuseppina. E il fratellino accetta con giubilo, perchè è il suo gil}oco preferito. •Dopo un istante, se -aJilasornlla accade di dirgli: « Mio caro Giulio> egli protesta graBiblioteca Gino Bianco

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