Vita fraterna - anno III - n. 14-15 - 30 lug.-15 ago. 1919

VITA FltAT!!:JtNA E, con un impeto di desiderio appassionato: << Poter tornare lassù, tra i miei compagni... Lei non può cred_ere, signorina, come volontieri io facessi la vita del soldato! Con quanto ardore prendessi parte alla guerra!» -. E dalle parole che pronunciava - dai mille piccoli episodi che si com;Piaceva di ·rievocare coi compagni, si indovinava in lui la schiettà forte <\ ossatura· morale>> del sol-· - dato. Meglio, del guerriero. · Un mattino - a pena mi vide entrare in corsia - esclamò: :_ « Guardi, signorina - e additandomi un colosso ritto accanto· alla sua carrozzella: un nuovo venuto dall'occhio mite e dal viso rubi.condo (povero Bianchi, il vino era proprio il suo gran vizio),. proseguì: - « Questo era un soldato della mia squadra». - E. con un tremito di orgoglio nella voce, e diffusa sul povero volto una luce di fierezza: - « Gli domandi, signorina - aggiunse che soldato ero io!». - L'unico moto di orgoglio -che uscisse da quella retta coscienza, forte del dovere altamente compiuto sino al sacrificio. Poi, come sempre gli accadeva quando temeva di avere detto troppo di sè, diede un mezzo giro· alla carrozzella, G ~i allontanò nel vasto corridoio inondato di luce. Il compagno rimast::i accr.nto a me (quello che aveva « il vizio del vino»-) no:1 finiva di -lodare la bontà, il coraggio del suo caporalmaggiore. -« Un soldato come lui, non lo si trovava in tutto il reggimento .... Macchè! ii - esclamò con un'energica crollata di testa, in atto di profondo inappellabile convincimento. Donati di nuovo si avvicinò. - « Non ero s-evero, sa, signorina, verso i soldati. Proprio no. I soldati della mia squadra mi volevano tutti bene. Una volta sola, uno .... ». - Dietro mia viva istanza raccontò allora di una notte di guerra, sulla cima che il nemico insidiava· tenacemente - dello sp·avento d_a lui provato ne! trovare una sentinella addormentata, e profondamente addormentata. - « Cosa dovevo fare? Denunciarlo? Era la fucilaziòne con novantanove probabilità su cento. Punirlo? Se fossero andati a fondo per scoprire il vero motivo della· pùnizione? Allora .... Al.:. lora per lasciargli un ricordo, l'ho svegliato, ma con un manrovescio ..... un manrovescio tale di cui credo si rammenti oggi ancora! » -. E si guardava in tanto ridendo le mani poderose. -« Sapesse, ,però,. signorina, come mi è stato riconoscente di questo genere di punizione. Non si è più addormentato, mai più!». fa:.a mezza voce: - « Trasgredir·e così una consegna! >> - aggiunse. Una volta, uno degli ultimi giorni - le piaghe ai piedi eranooramai completàmente cicatrizz<1;te e Donati aspettava di entrare in un istituto di rie_ducazione - lo vidi in un momento di fiera ira, quale doveva subirne lassù, quando un soldato « trasgrediva alla consegna ». Discorreva attorno a non so quale argomento - io ero entrata a discussione già incominciata - quando un caporale BibliotecaGino Bianco

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