Vita fraterna - anno III - n. 14-15 - 30 lug.-15 ago. 1919

VITA FRATE.RNA • del reparto, forse non afferrando bene una fra e, disse, iR tono semi serio: - « To', Donati che adesso tiene per gli austriaci!». • N Òn. avesse mai pronunciate que te paroie ! L'Alpino si fece pallidissimo. - « Io tenere per gli austriaci! (come gli tremava la voce! tanto gli tremava che quasi non gli riusciva di pronunciare le parole), ma non hai capito quello che ho detto. Io tenere per gli austriaci•! » -. Al che il caporale, comprendendo di avere involontariamente recato un profondo dolore a quello schiefto animo, cercava di acquietarlo: ---, Ma Donati nòn si dava pace. Una sp~cie di valanga .... non precisamente di cortesie si abbattè ul povero confuso piantone. - Più tardi vidi l'Alpino nel corridoio, solo nella sua carrozzella, davanti alla finestra che dava sull'ampia corte circondata dal peristilio sulle colonne del quale ridevano le rose di rmaggio - il suo \Posto .prediletto, questo, chè lontano, al disopra dei tetti, sul cielo azzuiro · si profilavano le montagne. - Alle mie esortazioni a dimenticare il piccoio incidente di prima, egli rispose con voce piana e grave: - « Oh! ignorina, dire cosi a me, anche pÙ ischerzo!... Quando non so se vi sia stato, se vi sia qualcheduno che più di me ·voglia bene al nostro paese!» -. L'ho riveduto lo scorso anno in novembre, all'imbzrcadero. Mi riconobbe lui, per il primo. Io subito non lo ravvisai. E come avrei potuto ritrovare l'Alpino ~dalla carrozzella cigolante in quel giovane vestito « da borghese J>, alto, robusto, tranquillamente ritto accanto alla passerella d'imbarco? Ma quando lo riconobbi, che festa! Camminava un poco a stento, awoggiato ad un solo ba tone, ma era lieto di non dover dipendere più da alcuno. Compiuta da poco tempo la sua rieducazione, tornava al paese che l'aveva ac, colto giubilante, tra il, fresco verde, il Sabato santo, quando la prima volta vi si era recato, infermo. Prima di salutarlo gli dissi: - « Donati, che tempi belli e_rano quelli dell'ospedale, vero? Mentre adesso .... dopo quanto è accaduto in ottobre .... >> -. Il suo volto .si oscurò d'improvviso, e fu con voce dura, asp7a, che rispose: - « Non me ne -parli; ignorina, non me ne parli. E' un dolore troppo forte! >> Rima_se cupo ,acciglia,to. e quando mi salutò, non seppe ritrovare il buon sorriso di una volta. La sventura della patria aveva toccato quell'animo forte ben· più profondamente della sventura propria. Settembre ·1918. · .BibliotecaGino Bianco Anna P.rimavesi Infermiera Voi. C. R. I .

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