Vita fraterna - anno III - n. 8-9 - 30 apr.-15 mag. 1919

VIT,~ FRATERNA ·nco&eiente òella mano dell'artista, la cui fantasia arde come una fiamma che illumina le sue visioni. X X X Non ti accorgi che l'animo tuo continuamente prega e chiede? Fa che non preghi per s-è stesso, e non chieda l'impossibile. x x_x La lotta per la possessione non è mai stata così feroce, così disperata quanto la lotta per la rinunzia. X X X Non v'è dolore più grande della luce - e non arriverai a ~COI'gere la luce che attraverso il dolore. X X X ~on respingere il dolore, che esso ti fa luce. quanto la g·ioia. X X X' Vi sono delle finestre nell'animo tuo, che prospettano sull-',infinito di tutte le cose. X X X Talvolta si divina il futuro e si presagiscono i sentimenti che proveranno con una chiar•ezza incredibile: è in quei momenti lì che si realizza il presente. X X X Ti sovvenga che la serenità del tuo viso altro non è eh~ il riflesso del tuo lavoro - cioè l'espressione del meglio che è in t~. X X X Considera questa cosa -supremamente bella: Finire s·igni.fica ricominciare, e incominciare significa sperare di finire. Fatti coraggio, e ti sovvenga che nella tua serenità sta tutta la forza ché ti bisogna per ,incominciare, finire e ricominciare. X X X Perchè, data la solitudine va:sta nella quale centra la nostra nima individuale, perchè soffriamo· della sofferenza altrui? E'" un'ingiustizia __9ppure t1n compenso? Gabriella Sommi Picenardi. BibliotecaGino Bianco

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