Vita fraterna - anno III - n. 6-7 - 30 mar.-15 apr. 1919

102 VITA PI.ATUXA proporziona1'e, noi vediamo un mezzo di elevazione del maggior organo rappresentativo del Paese, che renderà difficilissima, se non impossibile, per l'aumentata vastità dei collegi elettorali, la corruzione, ;0hè obbligherà i partiti à compor,re le liste escludendone· dei nomi che alle liste stesse facciano poco onore, che darà modo a persone di chiaro intelletto e di integra coscienza le quali oggi si appartano disgustate dalle lotte politiche di riuscire ad appartenere al Parlamento portandovi uno spirito nuovo di vita, un maggior senso di onestà sociale, una più elevata coscienza delle necessità nazionali. Avrémo finalmente ottenuto un Parlamento che nella sua p;:irte maggiore rappresenterà veramente la. Nazione. ' Vogliamo completare questi cenni sulla riforma elettorale con una breve esplicazione del meccanismo di uno dei sistemi di ra.ppresentanza proporzionale, affinchè ciascuno se ne possa formare una idea S1.1fficientemente approssimata. Chi voglia maggiori particolari· st1i diversi sistemi ideati in questo campo può ricorrere ad un testo qualunque di diritto costituizionale. Noi ci limitiamo ad accennare al sistema, che ci sembra il migliore, proposto dall1 .i. Commissione eletta dalla Cam~ra. L'Italia, oggi divisa in 508 collegi, dovrebbe v<mir divisa in collegi formati da provincie o da gruppi di provincie nei qua1i sarebbero da eleggere almeno 10 deputati e l'elettore. non voter-ebbe quindi più per un solo candidato ma per una lista di 10 o più. candidati. Le liste preparate da ciascun Partito comprendenti, suppo"'.. FJiamo, 15 nomi, vengono stampate su di una scheda unica che le comprenderebbe così tutte. L'elettore per votare può semplicemente segnare la lista che preferisce e vota allora per tutti i 15 nomi della lista, oppure può segnare - nella lista .preferita - il nome di un candidato prescelto che viene ad assumere poi nello spoglio delle schede la precedenza sugli altri 14 nomi della lista; ~noltre l'elettore può cancellare il nome di un candidato che non godà ·a sua fiducia. dandogli cioò un voto negativo. · Avvenuta la votazione si procede al computo totale dei votanti: il numero ottenuto lo si divide per i,l_numero dei deputati da eleggersi e si ottiene così il cosiddetto quoziente elettorale: supponiamo che g!i elettori fossero 150.000: avremo un quoziente · di 10.òoo. Ora ·s·icontano i voti raccolti da ciascuna lista (supponia:.. mo 3 liste .di c11i °la prima abbia raccolto 74.000 voti, la seconda , 59:000, là· tei-za 17.000). Div.iclendo tali cifre pel quoziente IO.ooo BibliotecaGino Bianco

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