Vita fraterna - anno III - n. 6-7 - 30 mar.-15 apr. 1919

·IOI - 11:,!c consiste nell'accaparramento del voto con la promessa di farn i. nello frutta mento della mentalità ristretta delle mas~e pop lari. per cui un candidato si g·1arderà bene dal cercare di alla ·gar loro la mente in una concezione più vasta delle necessità ·maggiori della K azione, ma farà intravvedere miglioramenti sing-oli nell'ambito ristretto di persone o di paesi, prometterà favori, concessioni 'più o meno giu te e più o me,10 lecite pur di ottenere i voti che lo facciano riuscire. Ecco che l'opera che questo candi- ·dato eletto potrà svolgere a Roma sarà soprattutto rivolta ad ottenere dai vari Ministeri quanto egli ave\·a· promesso ai .suoi elettori. e le più vaste preoccupazioni per i problemi più vivi della \I azione soocomberanno o saranno soffoq.te dailla anguste preoccupazioni del collegio. E ancora quel rapporto stabil~tosi fra eletto ed elettore che avrebbe dovuto essere un costante scambio di 1 Mute. una ricerca da -parte ciel deputato di· orientare nel senso migliore coloro che lo avevano portato al Parlamento sulle diverse questioni sociali e nazionali non si riduce che àd un meschino scambio cli richi,este di. facilitazioni e di ra:ocomandazioni, ·ad una voluminosa quotidiana corrispondenza di indole personale -che il deputato non può trascurare se non vuol crearsi deH'ostiHtà nel suo collegio. Così dunque nel collegio uninominale dato il sistema non è la persona di valore .che in genere riesce ( vediamo la grande masSii dei collegi nostri soprattutto rurali) ma è quella .che più l'argamente promette e dà maggiore affidamento di ottenere; e si verifica- inoltre {soprattutto nel Mezzogiorno) durante il periodo delle elezioni il. fenomeno cli vere lotte fra i tre o quattro Comuni componenti un collegio e diversamente parteggianti l'un dall'altro, lotte che portano una irregolarità grave neH'andatnento no,rmale· di tutta la v'ita civile, pmvo·cata dal fatto che la lotta elettorale si riduce quasi sempre ad un dueHo fra due contendenti che dimen- ·icano qualunque d~gnità di lotta nella sola preoccupaziohe di riuscire. Noi non asseriamo assolutamente che colla trasformazione del meccanismo elettorale scomparirà tutto quanto oggi è triste realtà : certamente non è solo da un cambio di. sistema che può· derivare una elevazione•nella dighità delle lotte politi-che del no- . tro Paese: è da -una lenta continua opera di sana e saggia educarione -che noi potremo ottenere i. risultati che si devono otte11ere. Ma d'altra parte nella riforma eJetto'rale che al 'sistema del ollegio uninominale sostituisca il sisten:11- deHa r'aippi-esentanza Biblioteca Gino Bianco /

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