Vita fraterna - anno III - n. 6-7 - 30 mar.-15 apr. 1919

VITA l"RATEllNA 99 dell' onestà, della giustizia in politica, - fin sulla sincerità di chi le ·ha_propugnate e amate, - e vuol persuadere al ripristino dei v•ecchi sistemi, delle concezioni cli prima, immutate, nei rapporti fra nazione e nazione .... . . . · ... -............ - ..................... . No!. Difendiamo il frutto migliore dell'atroce guerra, difen~ diamo le nostre vittorie dello spiriito, difendiamo I' er-edità sacra dei Morti! · · Opponiamo - ma realmente, ma fattivamente, ma ciascuno e ciascuna di noi nella sua vita quotidiana, in· tutti i campi, in tutti i rapporti della vita, nei più piccoli e nei più vasti, - l'amore all'odio, la fede all_o scetticisco: Così vinceremo . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . · Non aspettiamoci - illusione che ci accirecherebbe e limiterebbe la nostra attività effiéace - eia.. un giorno all'altro tra:sfo1·.- mazioni miraeolose nei rapporti fra le classi e fra· le nazioni; - la storia è fatto naturale, e la natura 11.011 fa salti; - ma non per questo abbassiamo il nostro ideale. Te111iamoloben alto, anzi, al di sopra di illusioni e delusioni, - e facciamolo nella nostra mente e nel nostro cuore sempre più puro e più chiaro: - e tendiamo a quello: Ma passo passo, - con l'ardore che può farci procedere e sospingere gli altri più diritti e più celeri; ma senza frette stolte·· e impazienti ..che potrebbero causare deviamenti e stanchezze; ~en-· za. pigri indugi e vili ritorni a!Ie tappe ormai sorpassate. • Dubita for'se del buoil seme e della messe l'agricoltore per la lentezza nelfo spuntare, nel crescere, nel maturare del grano? No - lavora, attende, e canta. - Non abbandona i,!·seminato n~ Io crede sterile perchè nuHa ancora vi appare, o solo erbucce ed _erbacce: anzi Io cura, Io monda e lo difende. - Non pensa che solo conti e importi il granaio colmo dalle messi precedenti : sa che questo, per qu.anto ri-cco oggi, si esatrrirà fatalme,nte, e guai a,llora se .non ·gli ·succederà la nuova messe.... Ma neppure, per fiducia sicura nel buon seme gettato e nel buon terreno e nella mess-e fu.tura, non se ne cura altro: - attende, canta, ma Iavota. Siamo noi pure, del buon seme e per la buona messe, fidenti e solerti agricoltori! E chiamiamo e aduniamo sempre più operai al buon· lavoro !_ .... · .. La voce beffarda e trista è spenta. BibiiotecaGino Bianco

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