Vita fraterna - anno III - n. 6-7 - 30 mar.-15 apr. 1919

VITA FRATJ:JI.NA X X X L'amore che ti vien dato a piene mani, sia esso di ferro ò di polvere,· d'oro o di orpello, e tu l'accogli a nobile uso!· e ~doprati affinchè esso faccia di sè medesimo cosa degna. X X X Che il tuo amico misuri il tuo dolore solo da-l coraggio cfel tuo sorriso. X X X A questo mondo le grandi sofferenze inutili son quelle che ci -i crea, volendosi bene. VI. Della morte. X X X Il sole tramonta non per questo muore. X X X Non fare deJ.la tua rinuncia un eroismo: non tu rinunci, bensì ti sfugge e ti lascia la éosa che passa. X X X Certo vale la pena di vivere per amor della vita e per amore <lel mondo; ma pur senza illudersi sulla dutabilità del-le cose o senza disperarsi sulla loro caducità. X X X • O non ci rendiamo conto dello sgomento dell'esistenza, oppu-ro lo esageriamo al punto da renderci incapaci anche di morire rassegnatamente. X X X Abbi la vita in mente, e non mai la morte; ma rammenta che i;! mutare di stato è legge eterna immutabile. X X X. Tu non amerai il ·Presente che quando sarà diventato il Passato - e così via via ti inganni, e sprechi. Biblioteca Gino Bianc-6

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