Vita fraterna - anno III - n. 4-5 - 28 feb.-15 mar. 1919

VITA FRATERKA e ci i)rodigheremo, in essi avremo i più fervidi as ertori, i più convinti propugnatori dell'accordo fraterno fra le cla i sociali. Così urge fare: prima che sopravvenga nell'animo loro l'amarezza accasciante tleJ-I'oblìo; prima che gli sfruttatori del malcontento fra le mass innalzino a metodo l'odio e la violenza. che avrebbe, nell'inettitudine no tra, piena giu tificazione. E. Gh-ibcllini. Un programmnper il dopo guerro ? ARTICOLO UNICO: Mobilitiamo l'entusiasmo. Ogni vita passa per un periodo di esuberanza d'energia fisica, di attività, di pensiero; per un periodo nel quale l'io sente prepotente il bisQgno di esplicarsi in forme, in azioni. Ogni vita ha, lungo il diagramma dell'età trascorsa, un 'tratto caratterizzato da una specie di congestione. delle attitudini ad essere, durante il quale . l'idea è ap,parsa sola e degna ragiQne della fatica quotidiana; e· lo scopo unica. giustificazione dei mezzi rudimentali di cui l'uomo dispone. E' il periodo dell'entusiasmo: una eredità che la natura tramanda di padre in fis'lio si può dire senza eccezione: Ebbene: mobilitiamo l'entusiasmo. «Vita Fraterna» non sia uno sterile tentativo Q_er drizzare le gambe ai q:--1, a chi ha già spuntato il suo entusiasmo di fronte alle difficoltà dell1 ambiente, ma una accolta, una società di quelli che spontaneamente si trovano in un tale stato di massima potenzialità. Non si affanni «Vita Fraterna» per convincere alcuno, ma lavori per accogliere e dare unione, forza a convinzioni. a energie già esistenti. « Si arruola l'entusiasmo» e sarà un batt-aglione di assalto. IL REGOLAMENTO? Articolo primo : Le gioie semplici. Ora, non tutti gli entusiasmi si possono unire. « Vita Fraterna» unisca quelli che rispondono ad un tema prestabilito e giudicato ottimo; e dia, nel sostenere questo programma, completamento agli altri che lo hanno iMravisto solo in alcuni elementi; direttiva e dati di fatto a quelli che non si fossero ancora orientati pur sentendo in sè l'irrompere di un nuovo. Le gioie semplici sono il primo numero di un regolamento di sano entusiasmo. Volere la gioia. Senza offendere la gioia del nostro prossi,mo. Orientare le nostre attitudini a godere, verso obbiettivi semplici, e tali che sappiano soddisfare legioni d'uomini senza esaurirsi. . Non lusso, non vesti, non gioielli, non cariche, non la gola; tutto ciò non sarebbe da deprecare se non avesse in sè carattere di limitazione, di povertà, di fronte all'innumere f!!miglia· umana. La gioia deve essere all'altezza dei tempi! Una gioia democratica! Biblioteca Gino Bianco

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