Vita fraterna - anno III - n. 3 - 20 febbraio 1919

V.ITA FltATBIIKA 35 neppur subito. E' strano quanto terribile. O anima italiana, .9 soldato italiano veramente grande !, ti esalto io: ciò. che hai·· compiuto è immenso e immensa fortuna per il nostro paese. · lìna lettera d'un ufficiale francese che combatteva, presso. gli Italiani a Reims diceva: Les ItaÌicns p:·éfèrent df!. se ..faire_ arracher plutòt que de se rendre. Mai vedemm,o in m1 comunicato al-.. leato un sentimento simile. Dolorosissimo quanto .temibi.le... Co11 questo spirito tratteremo la pace d·omani, ora? · · Noi Italiani esaltammo il sangue dei vicini più del nostro stesso sangue, soffrimmo e godemmo per la Francia e per il Bel-· gi•o come per la patria nostra stessa: un italiano guerriero si sentiva Belga· e Francese nel dolore. Non avemmo il sentimento corrispondente. Ed allora? ... Abbiamo combattuto e vinto solo per gli. altri, solo per la potenza altrui! perchè oggi fuori di casa nostra sentimmo parlare del buon vecchio equilibrio delle alfeanze, dei diritti del vincitore, di certe garanzie necessarie territoriali e t"lilitari come si paFlava prima di questa terribile guerra e come ci sarebb~ aspramente rimproverato se avessimo espresso idee simili per il nostro paese. 'Certo l'Italia idealmente è più avanti, certo il popolo Italiano non parla così: ma il popolo Italiano richiede chiarezza severa. giustizia vera per tutti e garanzie più che naziotJali, internazionali. Abbiamo combattuto per esser liberi e per far liberi, abbia- mo combattuto per vivere; per poter cantare al sole per permettere il canto di gioia a tutti. Se certe garanzie territoriali •e ·militari sono necessarie per altri paesi, lo saranno allora anche per noi inevitabilmente perchè se si vuol un equilibrio deve esser ge-· generale:- ma l'equilibrio delle alleanze vuòl dire ieri: il domani sarà guerra: perchè l'equilibrio materiale così raggiunto, presto· o tardi si sfascia per cedere il posto allo scoppio delle rivalità e il solo durevole sarà l'eguil'ibrio tmi~érsale dello spirito! -Volete questo? Saremo liberi! Non ·volete? .t\vremo guerra o peggio. Vogliono quelli di fuori ec~edere nel guardare e vigilare le· cose di casa nostra? Sia pure: ecciteranno lo' stesso sentimento in rtoi ed il cammino diverrà difficile per tutti. Abbiamo combattuto tutti uniti, almeno noi Italiani abbiamo combattuto uniti tra noi e con tutti: procediamo ·insieme per il' ·compimento della pace nel mondo, con generosa serenità dello spirito. Sappiano coloro che cercano di portare l'Italia· in un moto spirituale simile a quello espresso dagli ultimi discorsi di Clemenccau e Lloyd George, ecc., che ottenendo una pace -di quest-0 genere avremmo una pace breve, o meglio una vigilia di guerBiblioteca Gino Bianco

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