Vita fraterna - anno III - n. 3 - 20 febbraio 1919

VITA Jl'II.ATUJfA 6l salvezza · finchè laggiù, nella non ignota Americ.a, un altro uomo i è leva~o, Wilson. Egli ha rivolte ai nemici e al mondo le parole più a'1te, le sole,. che con il prestigio di . una voce biblica, hahno -pc)tu·toappagare pienamente le nostre coscienze, assicurandoci che la nostra era veramente una .causa giusta. Egli ha, senza nulla :aÌ~bire e pretendere, recato nel conflitto, in difesa nostra, quella forza che ha deciso della vittoria. Ma egli, egli solo, ci ha datq la solenne e subHme promessa, ,che .mai più saremo chiamati a sa- •crificar~ i nostri figli e i nostri focolari per il rinnovarsi di una simile follia. Il Kaiser e. Wilson, lo spirito del male e lo spirito ùer bene, ancora una volta, come nelle mitiche figurazioni secolari -dell'Ùmanità martoriata, aspirante a uscire dall'eterno dolore per le vie della giustizia; sono assurti - essi soli - a significazione imbolica ed universale. Oi-a codeste masse ~ checchè possan_o pensare i puristi delfa diplomazia, come argutamente furono test-è chiamati - gua.rdano. on la più schietta diffidenza al Congresso. Esse non hanno fiducia -che nell'intervento di Wilson. La sua presenza, che è già apparsa così· incomoda a quei certi puristi, è la sola che. li rassicuri. I do-. lori e i timori di tutte· le _stirpi sono nelle mani di lui, e con essi ìe volontà supreme delle umane coslCienze. Guai a quell'uomo di Stato che si attentasse di ostacolare lo -adempimento di cotesto universale e mistico mandato, per altre considerazioni, che non siano quelle tassativamente e ineluttabilmente imposte dal trapasso da una enunciazione di principii a· un ordi.nament<? di cose! Mai responsabilità più tremenda è gravata ~qpra la coscienza di alcun .uomo - in conspetto alla storia ine- .sq.rabile - verso la propria patria· e verso l'umanità. FRANCESCO RUFFINI. Individuo e umànità L'io che, dalla sua singola unità, si affaccia alla vita del iioi, della eollet- -t.ività ali'. unità più c?1~~less3: ': più ricca, trova la famiglia prima, poi la patria, . le ,grandi realt~ tang1b1h e v1~me, proposte ·prima alla sua vita quotidiana, al· -suo amore fattivo, dalla natura. - Attraverso queste si rivela, vive, la realtà; che da sè sarf!bbe concetto troppo generico, vago, lontano, dell'Umanità. . · L'Umanità si lascia toccare e •vivere da noi anzitutto nella famiglia e nella patria. A qu.esti amori che chiedono quotidianamente f•tti si è sostituito dalla pigrizia morale dell'individuo: - l' umanitarismo vago ; parolaio, - il senso di classe· artificioso e astioso. ' · Entr.ambi rinnegaµo le grandi realtà di famiglia ~ di patria - ·divengono astrazioni - si risolvono in chiacchiere, in un internazionalismo vuoto e freddo, J·enza amore, senu vita. · Biblioteca Gino Bianco

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