Vita fraterna - anno III - n. 3 - 20 febbraio 1919

VlTA FtlATERKA 49 X-X X Nel dare forza -altrui, fortifica te st~; chè se ti indebolisci, -potrai nuocere a quello che cerchi di beneficare. X X X Non fllir sì che per m1 dettaglfo deficente tu ti ti·ovi a condanu~NI l' i,Z;1&i eme. xxx Lo star 11:rtti,quando non s'ha nulla a, -dire, è virtù ; lo &ta,r -muti,_ quaado ~ sarebbe troppo da dire, è una v:lgliaccheria. ; X X X , Ricordati che la parola è· meglio dell'oro del silenzio: essai è fat_ia dell• luee ctedl'anima e fa ~iara l:a via. X X X F-ra le am&rea:r:e più indefin~bili e inel,uttaibili deHa vita quo144i~iµ., ~no ~ o,on~/µue -'c!i!,,iJilusio_ni 'SUI conto dei proprio ca.irat- ~- X X X · Considera e poni mente a .questo: · nel dar consolazione o nel tentare di por,.ere oonforto al dolorie altrui, è inutije offrire co- me anc.stctico il raffronto del medesimo dolore provato da te in circostanza analoga: non è clMi un regalare un po' di te stesso, ~ un deporre il dono sui iin#arc deli'ainimo afflitto di chi nè ti ascolta, ~. &'SCoitandoti, "può sorbtrc I.ai medicina che gli offri. xxx : S:egno Ai dd>Qlezz~ 1nolto allarmante iJJ• ~ire 1:a nece~ità :a.ssoluta di desc:riY~.c al tuo a.imco .il' dolore o H dispiiacere ck-lla giornata X X. X Non seccare mai il tuo pl"OS9imo è il prltno coma.ndament(? del vero. savio. Nè lo affliggerai con Ila t-ua pena i ma. non gli togliere inYece riHusione di'es:scrti _stato indispensabi~ neU'ora dcli tuo d?l9'r.e. X X),( No, veramente, cerca cli inafzarn /1 t:uo _dolore, da f'enderlo ·inafferrabile a& tuo prosslmÒ. · · Biblioteca Gino Bianco

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