Vita fraterna - anno II - n. 19-22 - 15 nov.-15 dic. 1918

306 VITA FRATERNA ~era vigliosa; perchè µotcsse ,·edePe. da un breve rialzo cli piet.r·e, che, il tr.icoJ.ore e non altr.a band'era. a,lleata era giunto. Verso I-equattordici la torpedini,era jugoslava., che era paTtita gio.rn: innanzi per chiedere l'ù1tervei1to. ... alleato, giunse in partQ. Fu un'accoglienza glaciale). Non la bandiera jugoslava vole.va• quel pJ.ebi-scito di ital'a11ità fermo sulla spond.a g-ià redenta. Parve quasi che :le notizie incerte portate da -essa fossero d~ cattivo auspicio. La nebbia calava sul' m:are: rendendo difficile la nav'gazione, già pericolosa per i c.amp.i di 1.,11inemal conosciut:. L'attesa lungh:.ssima andava incontro al tramo11to co11 tm s·enso di angosc·a. -Sull'aho di uno dei moli, sulla terrazza gremita d.i p.e.rsone, era e spicc.ava nel ci,el:o gr.ig.io una delk infinite •bandiere. Alle quattordlici la folfa ebbe un impeto.Si a.mma.-ssònervosa correnào verso, l'a riva. Guardai stup'.t,o t"qrizzonte. Te.ntai d'inteirrogare qualcuno, n011 mi ri-spose. Però, vidi. Vidi sulla terrazza, alta :ull molo proteso in mare, la bandiera· sa,Jire e scende,re ritmitica.- m.ente lungo l'asta a.m'ca. « I fratelli, i frntellli ! ». Non si vedevano., ma la folla( g.ià I.i aoda.mava; nO!l1si sa,yeva ancora s,f'l fos·sero frate!Li o alleati, ma la folla già prese11tiva l'affermazione del nostro, dd suo di1ritt'().. « I frateH', i fratell.i ! ». • E i cacc:a;orpedin',eTe si profrlarono .sbia<liiti sull'o.rizz.ontc, ne per-corsero m1 grande arco, quasi incerti sul-Lavia da seguir.e, pò1 volta decisamente la prora a la città vèmero incontro. Erano quattro di fronte; e prima che la nazi011alità ne foss.e nota •e1 apparisse a,IJ'ansia. nascosta plllr 'tra fa giofa, quattro, punti alti irruppero nel cielo g.rigio. Superarono a. voto i-I mare interposto, si gettarono a tetr!fa.come a un asilo, sfiorarono il molo rombando, si perdettero fra i tetti d'elÌa città. « I fratelli, i fratelli! ~- Le siluranti lente act:ostano .La terra con ll'incesso maestoso di un trionfo:; la folla s'attacca ai cordoni dei soldati, prega, sup-· pJ.ica, si fa violenta, irrompe, s'acca.lc.a ansimando, alzando alto i fiori, per proteggere it dono che sarà de.i scldlati; alto 1'1.111!0 echeggia, cojme di sirena intonata. a festa. E' gioia, è ansia di vendetta, è i'llvocazione, delirio; è p1ù del pianto, aJ, .d.i là dcl ri.c;q. è volontà cli vivere, ebbrezza di sogno; è la liberazione. E' la ribertà. Dalle logge\ del palazzo, che fu del Governatore, pio-vono 111ces:santi i fiori sui µrim~ ufficiali sb.arca,ti, sui p1·imi 'S'Ol&ti; p-i.o~•ono incessanti, alti, a ondate, senza esauriirsi. Ve ne son.o tariti ! e peT i vi,,i e per i morti, Tcn. Domenico Pastorello. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==