Vita fraterna - anno II - n. 19-22 - 15 nov.-15 dic. 1918

298 VITA FRATERNA Co1sì ,essa è rimasta_. diuran1te la sua .riv·oluzio~1e, affatto es.trane.a e intia.:ta eia .pertu,rbazioni m-i.litari. Nel'l'animo dei suo,i cittacli'!1~ era compJ.etaJn1/entematuro il cliriUo a1le mmv-e Eb_ertà; e questo diritto d'ov,eva aver battuto ailla porta aTrnchedei v•ecchi reggi.tori della Città .i quali ai! primo s<ven- ~1-ìo cllell•eb. an<;liere trico.Jori, pon ebbern akuno Slcat'.;ocl'i i11dignazi10,neo ·cliis, orpnesa, ma chinarono i,11 CT!-1.)0 sol1 : 1 eci.ti, tanto la soHevazion era previsl:la, e più che p.rev:ista era l'dgica. Non. ►:ap.i n,ilita,ri come- a Lubian~, ma cittaclh11ibor,ghesi sos-tituiro1110il .Jicernzia'.iogovernatore; non truppe regolari, ma un -centinaio di ciittadini arnnatis.i' per l'occ::isione rap:presrntò la forza po·-' sl.à. a s1ervizio dielL'id'ea. • Le auto-rità austriad1e, quanto cli austriaco es-lsreva i,n Tri:es~e, non ebbuo l'onor-e d'i una battagli.a per essere caicciabe; bastò 'i11albe,rars1 cli un trico-:ore -per adcl'irnre al seco,l,ar,e 111em~cola via della fuga. , Uruica preq:cu:pazi1oriie del Com~ta-to citta:dlino, quella cli ma.ntene~e l'ordine nel,la città e di infr,enal'e, in un momento criti,co cl'i Iran az:one, la folla ella qna'l:trn anni affarnatai ,e sacrificata olòtre ogni immagi1111azionre. * * * La mattina clièl primo novcmbr,ei alfa staz;;Qn1e dii Lubi-ana v1 era Ì! caos. Ca-os di treni ,che .s'incrociavano q1.richi -de le nazionalità p,:ù di-p1 a1ra.te. Dalle falangi dei russi fatti pur -essi .Jii,ber.id, ai treni ri-boccanti di tede,bhi autentici che v1 enivano daHle fabbriche di ·s.ottomar:ni dii Filmne e di Pollai diinett.~aill;aGermania., -dalle file interminabili di vaigoni, stipa,t-i -cl.iferiti e di; ~orti p;mvernienti dalla battagiJ:,a del Venèto, agli czeco slovac,cJhi, cfaietti a Prag,a; daìi, reggiinenti ,ung;heresi fina!1rnen~e conv:i.nti al ritorno, a noi italiani che avevamo ,!J'ansia di inizia:rie ,il viaggio ·OPJP'Ol.5to; lungo i bi.na,ri, s_o~t,o!,e t•etroie, nei loca·li dle1Hestaz-ioni, tutto ,era tra:sform,ato in nn gi1arnde bi1 vacco al quale non miancavano schier,e -di donne ,triestine venute a barattare indlumenti e b=ancheria con,tro uova, Latte, pellame. A int,erva.lli l'accampamento, ondie.ggi,ava, cacciato ·i,n fu.gai. Dal corpo- di guard'ia usci1vano correndo raga.zzi, imberbi annati di fue ··:i, sul piazza!ie scoppiet~ava la fucil 1eri-a; l,e mitragliatrici sgranavano il .]o,'o rosario e per qualche mfouto la libertà n1t10va,con•· :edeva intero un u,!timo diritto al'la vecchia guerra. BibliotecaGino Bianco

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